Il dopo elezioni e il ritorno al Consiglio di sicurezza dell’Onu
Mentre il dibattito politico è incentrato sui risultati delle elezioni del 4 marzo, le attività di politica estera proseguono in coerenza con l’agenda internazionale. Il ministro Alfano martedì ha espresso la vicinanza e solidarietà sua e del popolo italiano “per il terremoto che ha colpito Papua Nuova Guinea e che purtroppo continua a manifestarsi con scosse di assestamento. Il bilancio che sta progressivamente emergendo è tragico”.
Torna di attualità la questione della proposta austriaca della doppia cittadinanza per la popolazione di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige e mercoledì Alfano ha reso noto di aver dato “istruzioni al nostro Ambasciatore in Austria di non prendere parte alla riunione convocata il prossimo 23 marzo a Vienna” su quella proposta. “Come già ribadito alla collega austriaca Kneissl in occasione dell’incontro di gennaio – ha ricordato – qualunque eventuale discussione sul tema non potrà che avvenire tra Roma e Vienna e non anche, su un livello paritetico, con Bolzano, che è una Provincia autonoma della Repubblica Italiana”. Il ministro ha anche definito lo Statuto di autonomia “un modello molto apprezzato in tutto il mondo che va preservato” ed ha sottolineato “l’insussistenza delle ragioni addotte da Vienna a difesa della proposta della doppia cittadinanza, che stride con gli elevati livelli di tutela e sviluppo delle minoranze in Alto Adige, con la realtà delle relazioni bilaterali, con la comune appartenenza di Italia e Austria all’UE e con il diritto internazionale”.
La giornata si conclude con una bella notizia. Il ministro può annunciare via Twitter la liberazione “per un gesto umanitario” di Fabio e Filippo Galassi, due italiani detenuti in Guinea Equatoriale dal 2015. “Ora li aspettiamo sani e salvi in Italia”, ha concluso Alfano.
Giovedì 8 marzo comincia naturalmente con un messaggio per la Giornata internazionale della Donna e, in particolare, con un augurio a tutte le donne impegnate per la Farnesina a Roma e nel mondo . “Le donne come protagoniste del cambiamento, della risoluzione pacifica dei conflitti, della lotta contro la povertà. E’ questo il messaggio che voglio inviare oggi”, scrive , Angelino Alfano. “Nel giorno in cui, attraverso la celebrazione della donna, vogliamo promuovere la cultura del rispetto, ribadisco la mia personale convinzione che le donne possano fare la differenza nella gestione delle sfide alla pace e alla sicurezza internazionale. Abbiamo però bisogno di più donne che siano protagoniste in attività di mediazione. Oggi purtroppo – nota il ministro – sono ancora troppo poche.
Il giorno stesso il ministro Alfano è volato a New York per una due-giorni alle Nazioni Unite. Alfano è intervenuto al Consiglio di Sicurezza per illustrare le priorità della Presidenza italiana dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa nel 2018. Tra queste l’impegno politico per la ricerca della soluzione alla crisi ucraina e ai conflitti protratti nell’area Osce ed una maggiore attenzione alle sfide e alle opportunità provenienti dal Mediterraneo. Alfano, incontrando il segretario generale Antonio Guterres, ha detto che “la dignità umana è un elemento chiave per la nostra libertà. Un valore radicato sia nell’Onu che nell’Osce che meglio definisce la partnership di lunga durata tra le due organizzazioni per prevenire i conflitti e promuovere la stabilità”.
Nel weekend il rientro a Roma