“L’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione Russa contro l’Ucraina è una palese e oltraggiosa violazione dei principi più basilari del diritto internazionale, dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e delle regole e principi umanitari fondamentali.” – così il sottosegretario Benedetto Della Vedova intervenendo a una riunione straordinaria sulla crisi ucraina del “Governing Council” della “Community of Democracies”, coalizione intergovernativa unita dall’impegno a sostegno dei valori e standard democratici formulati nella “Dichiarazione di Varsavia”.
Il sottosegretario ha ricordato che venerdì scorso l’Italia, in qualità di attuale Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, ha presieduto la decisione del Comitato di sospendere la Federazione Russa dai suoi diritti di rappresentanza in Consiglio d’Europa. “Chiediamo che la Russia cessi immediatamente le sue ostilità, ritiri incondizionatamente tutte le forze e l’equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina all’interno dei suoi confini e acque territoriali internazionalmente riconosciuti.”
“Il conflitto sta già provocando una catastrofe umanitaria. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato che dall’inizio delle ostilità sono stati uccisi più di cinquecento civili e settecentomila sono già fuggiti dalla guerra in Ucraina cercando rifugio nei paesi vicini e più di centomila sono ISP (sfollati interni).” – ha detto Della Vedova – “Questo è il momento in cui le comunità democratiche devono alzarsi e mostrare la loro forte solidarietà a tutte le donne, uomini e bambini che stanno soffrendo a causa di questa inaccettabile aggressione. L’Italia sta giocando e continuerà a fare la sua parte per un’iniziativa umanitaria forte e unita.”
“Non dobbiamo dimenticare che questa non è la guerra popolare russa. Proteste contro la guerra si stanno svolgendo in molte città della Russia. La nostra solidarietà deve andare anche a questi coraggiosi russi e alla loro aspirazione alla pace e alla democrazia.” – ha concluso il sottosegretario.