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Myanmar: Terzi firma due accordi sul debito, “sostegno concreto sul piano politico e della cooperazione”

Il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, ed il suo omologo di Myanmar, U Wunn Maung Lwin, hanno firmato questa sera a Roma, nel contesto della visita ufficiale del Presidente Thein Sein, un Accordo per la ristrutturazione del debito ed un Accordo di conversione del debito per il suo ammontare residuo.


“Si tratta – ha affermato Terzi – di due importanti strumenti che consentiranno di accrescere le attività di cooperazione dell’Italia a favore di Myanmar, un Paese al quale intendiamo garantire un concreto sostegno sia sul piano politico, che incoraggiandone le prospettive di crescita e sviluppo”.


L’Italia ha svolto un ruolo particolarmente attivo nel favorire la conclusione dell’Intesa Multilaterale tra Myanmar ed i suoi creditori del Club di Parigi – recepito dall’Italia con il primo dei due Accordi firmati oggi – che prevede la cancellazione del 50% degli arretrati in termini nominali dovuti ai creditori del Club, ed il riscadenzamento del rimanente debito su 15 anni, di cui 7 di grazia.


L’Accordo bilaterale di conversione del debito per un ammontare di circa 3 milioni di dollari, che l’Italia ha potuto firmare grazie al raggiungimento dell’Intesa Multilaterale, permetterà a sua volta di finanziare progetti di sviluppo, oltre che di concedere crediti d’aiuto, fino a 20 milioni di Euro, per progetti nei settori dell’agricoltura e della sicurezza alimentare.


Si conferma dunque il forte interesse dell’Italia a promuovere lo sviluppo economico di Myanmar, ed a valorizzare le opportunità di commercio ed investimento collegate all’apertura del mercato birmano, che il Ministro Terzi aveva rappresentato alle Autorità birmane durante la sua visita in Myanmar già nell’aprile dello scorso anno.

In tale contesto, una Dichiarazione Congiunta, sottoscritta oggi in occasione della visita di Thein Sein, ha suggellato la forte intensificazione, a tutti i livelli, dei rapporti fra i due Paesi, e la comune volontà di accrescere ulteriormente le relazioni economiche, ribadendo al tempo stesso la determinazione, da parte italiana, nel continuare a sostenere il processo di transizione democratica in corso in Myanmar.

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