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Unesco: Giro a 37sima Conferenza Generale “Italia resta tra i maggiori sostenitori”

Intervenendo oggi in rappresentanza dell’Italia alla 37a Conferenza Generale dell’Unesco a Parigi, il Sottosegretario Giro ha ribadito la centralità della cultura nella risposta alla crisi, come strumento di pace e di crescita economica.


“Ci congratuliamo per lo sforzo di riforma intrapreso dalla Direttrice Generale” – ha dichiarato il Sottosegretario – che ha ribadito che nel prossimo biennio l’Italia intende continuare a collaborare con l’UNESCO, sia sul piano dell’attuazione delle diverse Convenzioni internazionali in materia, sia su quello operativo e su quello della formazione, avvalendosi anche dell’apporto del Comando Tutela dei Carabinieri nella lotta al traffico illecito di beni culturali. Un primo passo concreto potrebbe aversi nell’area del Mediterraneo, dove si potrebbe dare vita ad “iniziative di cooperazione per tutelare il patrimonio culturale subacqueo dal saccheggio.”


Il Sottosegretario Giro ha inoltre segnalato che nel 2014 l’Italia ospiterà a Firenze il Forum sulle industrie culturali e creative e nel 2015 a Monza quello sui temi alimentari legati ad Expò 2015, esercizio dal quale l’Italia si attende importanti effetti di stimolo alla crescita economica. “Queste iniziative dimostrano che l’Italia è una grande potenza culturale, come testimonia del resto anche il nostro impegno all’Unesco. Dobbiamo ora fare un ulteriore salto qualitativo e far comprendere ai territori italiani che anche l’Unesco è una straordinaria opportunità per presentare al mondo le loro esperienze e le loro ricchezze artistiche e culturali e proseguire così il loro sforzo di internazionalizzazione” conclude il Sottosegretario.


L’Italia è tradizionalmente il secondo finanziatore dell’organizzazione, il 7° contributore al bilancio ordinario dell’organizzazione e il 2° per contributi ordinari. Siamo sede di importanti Centri Unesco come il Polo scientifico di Trieste, che nel corso di quasi 50 anni ha formato più di 100.000 scienziati dei paesi in via di sviluppo, o l’Ufficio regionale UNESCO di Venezia, impegnato in programmi di promozione di una cultura scientifica e della pace nei Balcani, ed il Centro di valutazione mondiale delle acque, recentemente istituito a Perugia.

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