“L’Europa ha ascoltato i cittadini bosniaci che vogliono più lavoro, più equità e meno corruzione. Tocca adesso ai leader bosniaci rispondere a queste richieste. Povertà, disoccupazione, disagio sociale sono preoccupazioni quotidiane di ogni giovane, di ogni genitore bosniaco – senza distinzione di credo o di origine etnica. L’85% di loro vuole un futuro in Europa per la Bosnia, come rivelano i sondaggi resi noti dal Governo la settimana scorsa. Per queste ragioni, l’Italia sostiene convinta la nuova agenda – allargata a concrete riforme economiche e sociali – dell’Unione Europea.”
Lo ha detto il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova in visita ufficiale a Sarajevo dopo l’incontro con il Chairman della Presidenza tripartita di BiH, Bakir Izetbegovic, e con i rappresentanti degli altri due membri della Presidenza.
Assistito dall’Ambasciatore d’Italia Ruggero Corrias, il Senatore Della Vedova ha affrontato nei colloqui – oltre al contesto generale delle relazioni bilaterali – la difficile situazione economica e sociale nel Paese e le opportunità offerte dal processo di integrazione europea alla Bosnia, anche alla luce della nuova strategia UE approvata per il Paese balcanico al Consiglio Affari Esteri del 14 aprile scorso.
“L’Italia – ha proseguito il Sottosegretario – intende accompagnare la Bosnia in questo nuovo percorso e – anche in vista della imminente assunzione della Presidenza UE – guarda con molta attenzione all’evolversi della situazione nel periodo che ci separa dalle elezioni di ottobre”.
Il Senatore Della Vedova, anche oggi nella capitale bosniaca, incontrerà oltre alla Presidenza tripartita, anche lo Speaker della Camera dei Popoli e leader HDZ, Dragan Covic, il Vice Ministro degli Esteri, Ana Trisic Babic, il Capo Delegazione UE, Amb. Peter Sorensen, e l’Alto Rappresentante Valentin Inzko. E’ prevista altresì una riunione con i rappresentanti della società civile e dei Plenum delle principali città toccate dalle proteste del febbraio scorso.
Il rappresentante del Governo italiano visiterà infine la Collezione Ars Aevi, gioiello d’arte contemporanea da sempre promosso e sostenuto dall’Italia.