Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha avuto questa mattina un lungo colloquio con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a margine della riunione del Consiglio d’Europa a Vienna. I due ministri hanno discusso in particolare della situazione in Ucraina, oltre che delle crisi ancora aperte in Siria e Libia, e della mobilitazione internazionale per la liberazione delle studentesse rapite in Nigeria.
Mogherini ha insistito con Lavrov sulla necessità che tutte le parti fermino gli scontri sul terreno e che inizi finalmente il percorso tracciato a Ginevra. È essenziale, ha sottolineato il ministro, che si avvii un dialogo nazionale tra tutte le parti, unica via per risolvere la crisi e scongiurare una vera e propria guerra civile.
La comunità internazionale, ha ribadito ancora Mogherini, continuerà a sostenere ogni sforzo di pacificazione, in particolare attraverso l’Osce, che con la sua presenza in Ucraina può facilitare e accompagnare il dialogo tra le parti in Ucraina, e il Consiglio d’Europa, che può fornire assistenza tecnica alla magistratura ucraina per accertare le responsabilità nelle violenze di piazza, garantire il rispetto dei diritti umani, e fornire assistenza sulla riforma costituzionale.
La stessa linea il ministro ha ribadito negli incontri bilaterali, avuti sempre a margine della riunione di Vienna, con il segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier, e il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Deshchytsia.
Quanto all’Italia, nel suo ruolo di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea si impegnerà per ricostruire il dialogo tra Ue e Russia, se si registreranno gli auspicati passi avanti sul terreno, ha preannunciato il ministro.
Mogherini e Lavrov hanno concordato di sentirsi di nuovo telefonicamente nei prossimi giorni.