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M.O.: Mogherini a Cavusoğlu, Ankara eserciti sua influenza per cessate il fuoco

Il percorso europeo della Turchia e le priorità del semestre italiano di presidenza dell’UE sono stati al centro del colloquio che il ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, ha avuto oggi alla Farnesina con il ministro degli Affari Europei della Repubblica di Turchia, Mevlüt Cavusoğlu. Non sono mancati, poi, un approfondito scambio di informazioni circa alcuni dei principali dossier mediorientali e, sul piano bilaterale, un riferimento a Expo Milano 2015 e al prossimo vertice intergovernativo.


Per quanto concerne l’Europa, il capo della diplomazia italiana ha sottolineato l’esigenza di far avanzare il percorso della Turchia e ha ribadito la volontà dell’Italia di sensibilizzare i partner europei circa i vantaggi che l’adesione di Ankara porterebbe all’Unione Europea, alla stessa Turchia e alla stabilità dell’intera regione e delle aree limitrofe e ha incoraggiato la Turchia a dare prova di un costante impegno nel perseguire le riforme necessarie per il processo di adesione.Dal canto suo, il ministro Cavusoğlu ha ribadito l’apprezzamento e il sostegno della Turchia alle priorità della presidenza italiana, di cui ha lodato l’approccio onnicomprensivo, in particolare per quanto riguarda le questioni migratorie e il processo di integrazione euro-atlantico dei Balcani occidentali.


Circa il Medio Oriente, i due ministri hanno condiviso la preoccupazione per la situazione a Gaza e per le sue possibili ripercussioni regionali e hanno sottolineato l’esigenza che si arrivi con massima tempestività a un cessate-il-fuoco e si riportino le parti al tavolo negoziale. Con l’occasione, la titolare della Farnesina ha riferito al collega turco della sua recente missione nella regione. In relazione alla Siria, all’Iraq e alla Libia, i due Ministri hanno – come per Gaza – convenuto sull’esigenza che Roma e Ankara esercitino la propria influenza su tutti gli attori-chiave della regione per elaborare un ripensamento generale del quadro mediorientale e mediterraneo e un approccio globale alle problematiche regionali che consenta l’individuazione di soluzioni sistemiche alle crisi che colpiscono quello scacchiere.

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