La situazione a Gaza e in Libia è al centro di una serie di telefonate che il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha in programma in questi giorni con i colleghi di diversi Paesi della Regione che oggi si sono incontrati al Cairo e che sono impegnati come l’Italia nella ricerca di una soluzione politica a entrambe le crisi. Mogherini ha sentito il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, tunisino Mongi Hamdi, e il segretario generale della Lega Araba, Nabil Elaraby. Domani avrà un colloquio con il capo della diplomazia algerina, Ramtane Lamamra.
“L’Italia condivide la richiesta, formulata da ultimo oggi al vertice del Cairo sulla Libia, di un cessate il fuoco immediato e dell’avvio di un processo di dialogo e riconciliazione nazionale che coinvolga tutte le parti ora in conflitto”, ha detto il ministro, “è necessario dunque che le parti evitino ogni iniziativa che, in una logica di scontro anziché di collaborazione, possa minare il processo democratico nel Paese”.
“Solo politica”, ha proseguito il ministro, “può essere la via d’uscita dalla crisi anche a Gaza, dove è ugualmente urgente che cessino e definitivamente gli attacchi da entrambe le parti e che si prosegua nel negoziato avviato dall’Egitto per una soluzione stabile di un conflitto che dura ormai da troppi anni e che troppe sofferenze e lutti ha provocato”.