Nel corso della sua visita a Baghdad, il Sottosegretario agli esteri, On. Vincenzo Amendola, ha oggi incontrato il Presidente della Repubblica irachena, Fuad Masoum e il Ministro degli Affari Esteri, Ibrahim al Jaafari. Nel corso della giornata e’ anche previsto un incontro con il Presidente del Parlamento, Salim al Jubouri. Durante i colloqui, il Sottosegretario Amendola ha rinnovato l’impegno dell’Italia a sostegno della sicurezza e dello sviluppo dell’Iraq. Gli interlocutori iracheni hanno da parte loro ringraziato per il fondamentale contributo dell’Italia nel contrasto a Da’esh, nella stabilizzazione del Paese e nella tutela del suo patrimonio culturale.
Inaugurando successivamente il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l’archeologia ed il restauro dei monumenti, Amendola ha indicato come l’esemplare lavoro degli esperti e degli archeologi italiani in Iraq ben illustri il ruolo dell’Italia quale superpotenza culturale, attenta alla valorizzazione e promozione del patrimonio delle grandi civiltà universali.
All’inaugurazione era tra gli altri presente anche il Vice Ministro per le Antichità, Qais Rasheed.
L’Istituto – gestito dal CRAST di Torino (Centro Ricerche Archeologiche e Scavi) e finanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale – rappresenta un nuovo polo in grado di attivare percorsi di formazione a beneficio di funzionari iracheni e varie iniziative di natura culturale. Esso fungera’ inoltre da centro polifunzionale per l’organizzazione di progetti di ricerca, attivita’ culturali, corsi di formazione. Sara’ dunque una casa, oltre che per attivita’ promosse e gestite dal CRAST, anche per iniziative portate avanti da altre Universita’ italiane, Autorita’ e organizzazioni impegnate nell’ambito della cooperazione archeologica e culturale. Nell’Istituto sono presenti rilevazioni satellitari che interessano alcuni siti archeologici ubicati nell’area di Mosul che, in particolare, mettono a confronto la situazione precedente l’avvento di Da’esh con il livello dei danni succeduti alla loro occupazione da parte delle forze del sedicente Califfato. Tali rilevazioni saranno essenziali per predisporre dei piani di restauro/recupero dei siti distrutti o danneggiati.
Il Sottosegretario ha poi visitato il Museo Nazionale di Baghdad, riaperto grazie all’Italia e all’intenso lavoro della Cooperazione italiana. Le Autorita’ irachene hanno – anche in questa occasione – sottolineato il preminente e fondamentale ruolo del sistema Italia nel minuzioso e articolato lavoro che ha portato al ritrovamento e alla restaurazione di numerosi e preziosissimi artefatti a seguito dei saccheggi che hanno coinvolto il Museo nel 2003 e alla valorizzazione e risistemazione storiografica di alcune tra le piu’ belle sale del Museo.