La Conferenza di Monaco sulla Sicurezza ha creato l’occasione di un incontro tra il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, e il presidente della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, Masoud Barzani. Al centro dei colloqui, l’eccellente stato delle relazioni bilaterali e il consistente impegno dell’Italia in Iraq e nella Regione, sia sul piano umanitario che militare.
“L’Italia – ha ricordato il ministro Alfano – è stata tra i primi Paesi ad intervenire, a seguito dell’offensiva di Daesh, con donazioni di materiale di armamento e con il dispiegamento di una task force con compiti di addestramento dei Peshmerga e attraverso importanti progetti di cooperazione nel settore della conservazione del patrimonio archeologico, in quello sanitario e dell’educazione”.
Alfano ha sottolineato in particolar modo che l’Italia vanta ad Erbil il più grande contingente di addestratori militari, circa 370 unità, che ad oggi “hanno addestrato oltre 7200 Peshmerga”.
“Accogliamo con grande favore – ha dichiarato il ministro Alfano – i progressi compiuti nella campagna militare di Mosul, frutto anche della cooperazione tra il governo federale e quello regionale curdo nella divisione dei compiti sul terreno.”
A tal proposito, Alfano ha ribadito il sostegno del governo italiano al dialogo e alla collaborazione tra tutte le parti politiche irachene, affinché siano in grado di affrontare, nel breve periodo, la grave minaccia rappresentata da Daesh e di rispondere a sfide di più lungo termine, quali il buon funzionamento della struttura democratica e federale dell’Iraq.