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Alfano: incontro in Farnesina con il direttore generale dell’OIM

Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano ha ricevuto alla Farnesina il direttore generale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) William Lacy Swing.

Al centro dei colloqui le sfide globali in tema di migrazione, con particolare riferimento ai flussi lungo la rotta del Mediterraneo centrale e alla collaborazione in atto nel Sahel, in particolare in Niger.

Il ministro Alfano ha espresso grande apprezzamento per il lavoro che l’OIM sta portando avanti lungo le vie migratorie dell’Africa occidentale, sottolineando che “la Farnesina ha contribuito finanziariamente, con 15 milioni di euro dal Fondo Africa, allo sviluppo e all’implementazione di nuovi centri di assistenza per i migranti lungo la rotta del Sahel, soprattutto in Niger”. “Con il mio omologo nigerino – ha ricordato inoltre Alfano – ho firmato la settimana scorsa un accordo per fornire un sostegno di 50 milioni di euro al bilancio del Paese ai fini del rafforzamento del controllo delle frontiere”.

L’incontro è stato anche un’occasione per valutare la possibilità di un’azione congiunta in Libia. “Siamo pronti a dare il nostro contributo finanziario al Piano d’Azione comune, elaborato dall’OIM insieme all’UNHCR, di cui condividiamo le priorità, anzitutto l’incremento dell’assistenza umanitaria presso i centri di detenzione nel Paese” ha detto il ministro. “E’ anche importante – ha aggiunto – supportare coloro che vorrebbero avere accesso ai programmi di Rimpatrio Volontario Assistito e dare al tempo stesso sostegno alle comunità locali, per mostrare che quella che vogliamo è una partnership reale”.

Il titolare della Farnesina ha infine espresso l’interesse a intensificare la collaborazione tra la Farnesina e l’OIM. “Alla luce della nostra ottima collaborazione – ha concluso Alfano – siamo disponibili ad approfondire la possibilità di concludere un partenariato tra il Ministero degli Esteri e l’Organizzazione, per rafforzare le attività congiunte che stiamo già attuando ed allargarne il campo di azione anche ad altri importanti Paesi di origine e soprattutto transito dei grandi flussi migratori verso il Mediterraneo centrale”.