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Alfano con ministri Esteri UE a riunione sulla Libia a margine Assemblea Generale Onu

Al termine di una fitta giornata di incontri istituzionali di alto livello il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano ha partecipato alla riunione ministeriale Ue sulla Libia a margine dell’Assemblea Generale, alla presenza del rappresentante speciale Onu, Ghassan Salamè. La riunione, che segue l’incontro di Londra del 14 settembre scorso, è stata aperta dagli interventi dell’Alto Rappresentante Ue Federica Mogherini e di Salamè, cui ha fatto seguito un dibattito tra i partecipanti. Nel corso del suo intervento, Alfano ha tenuto a ribadire i punti fermi della posizione dell’Italia sulla Libia e in particolare l’esigenza di una “reductio ad unum” delle varie e scoordinate iniziative intraprese dalla comunità internazionale e la necessità di un unico negoziato sotto la bandiera della Nazioni Unite e con la guida di Salamè. Alfano ha altresì fatto presente che “questo è il momento opportuno perché il popolo libico concordi i necessari emendamenti all’Accordo Politico, al fine di favorire un dialogo politico piú inclusivo”. “Non c’è solo un est e un ovest, Tripoli e Tobruk – ha precisato il ministro – ma c’è anche Misurata e il sud e, se non si comprende questo, l’intero processo potrebbe fallire”. Il titolare della Farnesina ha altresì evidenziato che “è imprescindibile avere una visione complessiva della Libia se si vuole arrivare a una stabilizzazione del Paese e tale visione deve essere decisa dal popolo libico”. Il ministro Alfano ha concluso il suo intervento con un invito rivolto all’Unione Europea, affinché “dia il suo contributo nella gestione dei flussi migratori”, confermando che “da parte italiana si continuerà a dare la massima attenzione alla protezione a assistenza dei rifugianti e dei migranti” e ribadendo che “non ci può essere un compromesso sui diritti umani”.

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