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Unga. Incontro del Ministro Alfano con il Premier somalo Hassan Ali Khayre

unga somalia

 

“La Somalia ha compiuto importanti progressi e sta seguendo un percorso positivo. Il Paese sta definendo un nuovo processo di costruzione dello Stato e sta affrontando le questioni che ostacolano la  stabilità: dalla lotta contro Al Shabaabab e Daesh, allo sviluppo economico e al cambiamento climatico. Mogadisco sappia di poter contare sull’aiuto e il sostegno dell’Italia”, così il ministro Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, incontrando il Primo ministro somalo, Hassan Ali Khayre, a margine dell’Evento di Alto livello sulla Somalia tenutosi oggi a New York, alla presenza del Segretario Generale ONU, António Guterres e dell’Alto Rappresentante UE per la politica estera e la sicurezza comune, Federica Mogherini.

L’evento, presieduto dallo stesso ministro Alfano insieme al Primo Ministro somalo e al Vice Ministro degli Esteri etiope, si pone in continuità con analoghe iniziative dedicate alla Somalia già promosse ed organizzate dall’Italia in passato.

“Le chiave per la stabilizzazione e lo sviluppo della Somalia è duplice”, ha osservato Alfano. “Da una lato, occorre sostenere il processo di normalizzazione dei rapporti tra Somalia e Istituzioni Finanziarie Internazionali, nell’ottica della cancellazione del debito e dell’apertura del Paese al credito internazionale; dall’altro,  non può mancare il nostro aiuto al Governo di Mogadiscio nel settore infrastrutturale per avviare dinamiche di crescita interna.” “Attraverso la Cooperazione allo Sviluppo – ha aggiunto il titolare della Farnesina – abbiamo trasferito alla Somalia 15,5 milioni di euro nel solo 2016 e recentemente ci siamo impegnati a versarne altri 22”. “Il nostro contributo – ha spiegato il ministro – ha lo scopo principale di rafforzare le istituzioni di Mogadiscio e incrementare le condizioni di vita della popolazione locale con interventi nel settore della sanità, dell’alimentazione, dell’istruzione superiore e della creazione di posti di lavoro”.