“Bene ha fatto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a sottolineare che la risposta di USA, UK e Francia all’uso delle armi chimiche è motivata. Per consentire alla diplomazia di fare il suo lavoro, è necessario che tutti capiscano che, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, l’utilizzo di attacchi chimici è contro ogni elementare principio di civiltà ed è un crimine contro l’umanità. È evidente che l’Italia ha sempre sostenuto il negoziato in sede ONU e il duro lavoro del inviato speciale Staffan de Mistura, in base alle innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite che nel corso degli anni spesso sono state disattese. Il ruolo dell’Europa, a partire dalla conferenza del 24 e 25 aprile, è sempre stato proiettato a fermare il conflitto e costringere il regime di Assad ad accettare tutte le deliberazioni del Consiglio di Sicurezza, sin da quella del 2013 sulla distruzione e il divieto di utilizzo di armi chimiche”.