“L’apporto che il mondo della cultura può dare alla ripresa delle attività di promozione all’estero del Sistema Paese è decisivo, non solo per il valore delle attività culturali in sé ma anche perché è proprio l’azione in campo culturale a definire l’immagine e la ‘narrazione’ dell’Italia nel mondo”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra Marina Sereni alla riunione di coordinamento d’area dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura in Medio Oriente, Nordafrica e Africa sub sahariana.
“In un momento così difficile della nostra storia, – ha spiegato Sereni – il settore culturale e creativo è chiamato più di altri a dare il proprio contribuito per interpretare il presente ed immaginare il futuro dopo la pandemia. Nella cornice del decreto ‘Cura Italia’, la Farnesina dovrà gestire un pacchetto di iniziative a sostegno dell’export e parte di queste risorse sono destinate alla promozione integrata. A questo proposito, – ha proseguito la Vice Ministra – ricordo che pochi giorni fa abbiamo riunito virtualmente alla Farnesina tutte le principali associazioni che rappresentano i settori della Cultura e del Turismo. Durante la riunione, sono emerse le esigenze di un maggiore coordinamento fra le istituzioni e gli attori del settore culturale e creativo, dell’avvio di un’ampia campagna di comunicazione e di “country branding” rivolta al pubblico internazionale, e di un programma di medio e lungo termine per attivare collaborazioni, partenariati e co-produzioni fra realtà culturali italiane e straniere. È necessario che la rete degli uffici all’estero, a cominciare dagli Istituti di Cultura, sia pienamente coinvolta in questo sforzo, che può avere successo soltanto se sarà non solo ben coordinato dal centro ma soprattutto declinato tenendo conto delle diverse situazioni e sensibilità locali. Questa emergenza – ha concluso Sereni – ci costringe da un lato e ci consente dall’altro di rilanciare il ruolo della diplomazia culturale come parte integrante della nostra politica estera e della nostra presenza nel mondo”.