This critical step towards reaching a negotiated, inclusive political solution is the result of a genuinely Libyan-led and Libyan-owned process, the mediation of the United Nations, and the support of the Libyan people. In this respect, we commend the extraordinary commitment of the United Nations Support Mission in Libya and of Acting Special Representative of the Secretary-General Stephanie Williams. We look forward to fully supporting the work of Special Envoy Ján Kubiš.
We call on all current Libyan authorities and actors to ensure a smooth and constructive handover of all competences and duties to the new unified executive authority.
Since the Berlin Conference, Libya has made significant progress toward securing lasting peace and stability, including through the reopening of the energy sector, the nationwide ceasefire agreement of 23 October 2020, the roadmap for holding national elections in December 2021, and now the selection of a unified, interim executive authority.
A long road still lies ahead. The unified executive authority will have to implement the ceasefire agreement, provide essential public services to the Libyan people, initiate a program for meaningful reconciliation, address critical national budget needs, and organize national elections. The new interim government, to be proposed by the designated Prime Minister, should be truly inclusive, allowing all Libyans to be represented, including with regard to gender, ethnicity and regional origin.
We call on the delegates of the Libyan Political Dialogue Forum to maintain their important function, guaranteeing the focus of the new unified executive authority on preparing and holding elections as decided by the Forum.
At the Berlin Conference on Libya last year, the international community committed to supporting a resolution to Libya’s conflict. In the spirit of that commitment, all participants of the Conference should now support the new executive authority in fulfilling its duties to the Libyan people, fully implement the arms embargo, and support the immediate withdrawal of all foreign fighters and mercenaries.
We stand ready to hold to account those who threaten stability or undermine the political process in Libya.
TRADUZIONE DI CORTESIA
I governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America accolgono con favore l’accordo raggiunto dal Foro di Dialogo Politico Libico.
I governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America accolgono con favore l’accordo raggiunto dal Foro di Dialogo Politico Libico (LPDF) sulla designazione di autorità esecutive di transizione unitarie, incaricate di guidare il Paese fino alle elezioni nazionali del 24 dicembre 2021.
Si tratta di un passaggio estremamente importante verso una soluzione politica negoziata e inclusiva, che è il risultato di un processo effettivamente guidato e perseguito dalla Libia, con la mediazione delle Nazioni Unite e il sostegno del popolo libico. A tal riguardo, apprezziamo lo straordinario impegno della Missione di Supporto della Nazioni Unite in Libia e della Rappresentante Speciale ad interim per la Libia del Segretario Generale ONU, Stephanie Williams. È nostra intenzione offrire il pieno sostegno al lavoro dell’Inviato Speciale Ján Kubiš.
Chiediamo a tutte le autorità ed a tutti gli attori libici attuali di garantire che il passaggio delle competenze e delle mansioni alle nuove autorità esecutive unitarie avvenga in maniera regolare e costruttiva.
Dalla Conferenza di Berlino, la Libia ha compiuto importanti progressi verso una pace e una stabilità durature, anche tramite la riapertura del settore energetico, l’accordo nazionale di cessate il fuoco del 23 ottobre 2020, la roadmap per lo svolgimento delle elezioni nazionali nel dicembre 2021, e ora l’accordo sulle autorità esecutive di transizione unitarie. Ma la strada da percorrere è ancora lunga. Le autorità esecutive di transizione unitarie dovranno attuare l’accordo sul cessate il fuoco, fornire servizi pubblici essenziali al popolo libico, avviare un programma per una significativa riconciliazione, affrontare le criticità di bilancio e finanza pubblica e organizzare le elezioni nazionali. Il nuovo governo di transizione, che verrà proposto dal Primo Ministro incaricato, dovrà essere inclusivo e rappresentare tutti i libici, anche rispetto al loro genere, all’etnia e alla regione di provenienza.
Chiediamo ai delegati del Foro di Dialogo Politico Libico di mantenere la loro importante funzione, garantendo che le nuove autorità esecutive unitarie si concentrino sulla preparazione e lo svolgimento delle elezioni, così come deciso dallo stesso Foro.
Alla Conferenza di Berlino sulla Libia dello scorso anno, la comunità internazionale si è impegnata a sostenere una risoluzione del conflitto libico. Nello spirito di tale impegno, tutti i partecipanti alla Conferenza dovranno ora sostenere le nuove autorità esecutive nell’adempimento dei loro doveri nei confronti del popolo Libico, attuando appieno l’embargo sulle armi e sostenendo l’immediato ritiro di tutti i combattenti e mercenari stranieri.
Siamo pronti a chiedere conto a tutti coloro che minacciano la stabilità o compromettono il processo politico in Libia.