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Joint statement on elections in Libya – December 2021

France, Germany, Italy, the UK, and the United States welcome the statement of the Secretary-General’s Special Adviser (SASG) on Libya, Stephanie Williams on 23 December and commend the work of the SASG to engage in broad consultations across Libya over the past ten days. We express our strong support for the ongoing efforts of the United Nations Support mission in Libya (UNSMIL) to further a Libyan-led and Libyan-owned process towards the holding of free, fair and inclusive elections.

We take note of the High National Electoral Commission’s (HNEC) statement of 22 December on the postponement of the ballot scheduled on 24 December and its proposal for a new, early date on which to hold those elections. We call on the relevant Libyan authorities to respect the aspirations of the Libyan people for prompt elections by swiftly determining a final date for the polling and issuing the final list of presidential candidates without delay.

We commend the technical and logistical preparation already undertaken by HNEC for the holding of elections as stipulated in the Libyan Political Dialogue Forum roadmap and endorsed in UNSC resolution 2570 (2021), as well as the conclusions of the second Berlin conference of 23 June 2021 and during the Paris International Conference for Libya of 12 November 2021. We recall that free, fair and credible elections will allow the Libyan people to elect a representative and unified government, and reinforce the independence, sovereignty, territorial integrity and national unity of Libya. It is important that momentum towards these goals is maintained.

In line with the Paris declaration, France, Germany, Italy, the UK and the United States recall their understanding that the transfer of power from the current interim executive authority to the new executive authority shall take place following the announcement of the results of such early and prompt parliamentary and presidential elections. To avoid conflicts of interests and to promote a level playing field, candidates holding roles in public institutions should also continue vacating them until the announcement of the electoral results.

We reiterate UNSMIL’s call for disagreements on emerging political or military matters to be resolved without resorting to violence. We stand ready to hold to account those who threaten the stability or undermine the political and electoral process in Libya, through violence, or the incitement of violence. We affirm that individuals or entities, inside or outside Libya, who obstruct, undermine, manipulate or falsify the electoral process and the political transition will be held accountable and may be designated by the United Nations sanctions committee in accordance with UNSC resolution 2571. We commit to respecting the UN-facilitated, Libyan-led and owned political process and urge all other international actors to do the same.

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TRADUZIONE DI CORTESIA

Dichiarazione congiunta sul processo elettorale in Libia – Dicembre 2021 

Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti accolgono con favore la dichiarazione del 23 dicembre del Consigliere speciale del Segretario generale (SASG) sulla Libia, Stephanie Williams, e lodano l’impegno del SASG per le ampie consultazioni che si sono tenute in tutta la Libia negli ultimi dieci giorni. Esprimiamo il nostro forte sostegno agli sforzi in corso della missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) al fine di promuovere un processo che appartenga alla Libia e sia da essa guidato verso lo svolgimento di elezioni libere, eque ed inclusive.

Prendiamo atto della dichiarazione dell’Alta Commissione elettorale nazionale (HNEC) del 22 dicembre sul rinvio della votazione prevista per il 24 dicembre e la sua proposta di una nuova data anticipata per lo svolgimento delle elezioni. Chiediamo alle autorità libiche competenti di rispettare le aspirazioni del popolo libico per elezioni rapide, fissando quanto prima una data definitiva per le elezioni e pubblicando senza indugio la lista definitiva dei candidati alla Presidenza.

Elogiamo la preparazione tecnica e logistica già intrapresa dall’HNEC per lo svolgimento delle elezioni, come stabilito nella tabella di marcia del Forum di dialogo politico libico e avallato nella risoluzione 2570 (2021) del Consiglio di sicurezza dell’ONU, nonché nelle conclusioni della seconda Conferenza di Berlino del 23 giugno 2021 e nella Conferenza internazionale di Parigi per la Libia del 12 novembre 2021. Ricordiamo che elezioni libere, eque e credibili consentiranno al popolo libico di eleggere un governo rappresentativo e unificato, e di rafforzare l’indipendenza, la sovranità, l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Libia. È importante mantenere lo slancio verso questi obiettivi.

In linea con la dichiarazione di Parigi, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti ricordano di aver compreso che il trasferimento dei poteri dall’attuale autorità esecutiva provvisoria alla nuova autorità esecutiva avrà luogo dopo l’annuncio dei risultati di tali rapide e tempestive elezioni parlamentari e presidenziali. Per evitare conflitti d’interesse e promuovere parità di condizioni, i candidati che ricoprono ruoli nelle istituzioni pubbliche dovranno anche continuare a lasciarli liberi fino all’annuncio dei risultati elettorali.

Ribadiamo l’appello dell’UNSMIL affinché i disaccordi su questioni politiche o militari emergenti vengano risolti senza ricorrere alla violenza. Siamo pronti a chiedere conto a coloro che minacciano la stabilità o minano il processo politico ed elettorale in Libia, tramite la violenza o l’incitamento alla violenza. Affermiamo che individui o entità, all’interno o all’esterno della Libia, che ostacolano, minano, manipolano o falsificano il processo elettorale e la transizione politica saranno ritenuti responsabili e potranno essere designati dal comitato per le sanzioni delle Nazioni Unite in conformità con la Risoluzione 2571 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ci impegniamo al rispetto del processo politico facilitato dalle Nazioni Unite, che appartenga alla Libia e sia da essa guidato, e sollecitiamo tutti gli altri attori internazionali a fare lo stesso.

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