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Declaration by the High Representative on behalf of the European Union on Russia’s war of aggression against Ukraine

The European Union condemns in the strongest possible terms the latest escalation by Russia of its illegal, unprovoked and unjustified aggression against Ukraine. In spite of numerous calls by the international community on Russia to immediately stop its military aggression against Ukraine, the Russian leadership has regrettably decided otherwise. On 21 September, Russia chose a path of confrontation by announcing a partial mobilisation in Russia, by supporting the organisation of illegal “referenda” in the Ukrainian territories currently occupied by Russia and by threatening again with the use of weapons of mass destruction.

The EU reiterates its strongest condemnation of the plans to organise illegal “referenda” which aim at the annexation by Russia parts of Donetsk, Kherson, Luhansk, and Zaporizhzhia regions – areas of Ukraine currently occupied by Russia. These illegal “referenda” are another blatant violation of the independence, sovereignty and territorial integrity of Ukraine and a serious violation of the UN Charter.

Russia’s actions in Ukraine continue threatening peace and security in Europe and worldwide and have severe global consequences in the form of increased food insecurity and rising energy prices. The EU reiterates its calls on Russia to respect the principles of the UN Charter and to reverse these illegal plans. Russia, its political leadership, and all those involved in organising these “referenda” as well as in other violations of international law and international humanitarian law in Ukraine will be held accountable, and additional restrictive measures against Russia will be brought forward as soon as possible in coordination with our partners. The EU and its Member States will never recognise these areas as anything but a part of Ukraine and will continue to support Ukraine’s effort to restore its territorial integrity as long as necessary.

In line with the UN Charter and international law, Ukraine is exercising its legitimate right to defend itself against the Russian aggression to regain full control of its territory and has the right to liberate occupied territories within its internationally recognised borders. We salute the courage and successes of the Ukrainian Armed Forces during the current counter-offensive. We will continue supporting its efforts through provision of military equipment as long as necessary.

In addition to the immense suffering brought by the Russian aggression upon the Ukrainian people, Russia has chosen to further extend the cost of its war also for the Russian population through the partial mobilisation.

The references to nuclear weapons do not shake our determination, resolve and unity to stand by Ukraine and our comprehensive support to Ukraine´s ability to defend its territorial integrity and sovereignty as long as it takes. Moreover, the EU reaffirms its commitment to further support the resilience of the Eastern Partners and Western Balkans.

The EU remains unwavering in its support for Ukraine’s independence, sovereignty and territorial integrity, and demands that Russia immediately, completely and unconditionally withdraw all of its troops and military equipment from the entire territory of Ukraine within its internationally recognised borders.

 

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Traduzione di cortesia

Dichiarazione dell’Alto rappresentante, a nome dell’Unione europea, sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina

L’Unione europea condanna con la massima fermezza l’ultima escalation dell’aggressione illegale, immotivata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina. Nonostante i numerosi appelli della comunità internazionale alla Russia affinché cessi immediatamente la sua aggressione militare contro l’Ucraina, la leadership russa ha purtroppo deciso diversamente. Il 21 settembre la Russia ha scelto la strada dello scontro annunciando una mobilitazione parziale in Russia, sostenendo l’organizzazione di “referendum” illegali nei territori ucraini attualmente occupati dalla Russia e minacciando nuovamente l’uso delle armi di distruzione di massa.

L’UE ribadisce la sua più ferma condanna dei piani per organizzare “referendum” illegali che mirano all’annessione da parte della Russia di parti delle regioni di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia – aree dell’Ucraina attualmente occupate dalla Russia. Questi “referendum” illegali sono un’altra palese violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina ed una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite.

Le azioni della Russia in Ucraina continuano a minacciare la pace e la sicurezza in Europa e nel mondo e hanno gravi conseguenze mondiali sotto forma di maggiore insicurezza alimentare e aumento dei prezzi dell’energia. L’UE ribadisce l’invito alla Russia a rispettare i principi della Carta delle Nazioni Unite e a revocare questi piani illegali. La Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione di questi “referendum” e in altre violazioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale in Ucraina saranno ritenuti responsabili ed ulteriori misure restrittive nei confronti della Russia saranno presentate al più presto, in coordinamento con i nostri partner. L’UE e i suoi Stati membri non riconosceranno mai queste aree come non facenti parte dell’Ucraina e continueranno a sostenere gli sforzi dell’Ucraina per ripristinare la propria integrità territoriale finché sarà necessario.

In linea con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale, l’Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa per riacquistare il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Plaudiamo al coraggio e ai successi delle Forze armate ucraine durante l’attuale controffensiva. Continueremo a sostenere gli sforzi dell’Ucraina tramite la fornitura di equipaggiamenti militari fino a quando sarà necessario.

Oltre alle immense sofferenze causate dall’aggressione russa al popolo ucraino, la Russia ha scelto di estendere ulteriormente il costo della sua guerra anche alla popolazione russa attraverso la mobilitazione parziale.

I riferimenti alle armi nucleari non scuotono la nostra determinazione, risolutezza ed unità d’intenti nello stare al fianco dell’Ucraina ed il nostro completo sostegno alla capacità dell’Ucraina di difendere la sua integrità territoriale e la sua sovranità fino a quando sarà necessario. Inoltre, l’UE ribadisce il suo impegno a sostenere ulteriormente la capacità di ripresa dei partner orientali e dei Balcani occidentali.

L’UE rimane ferma nel suo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e chiede alla Russia di ritirare immediatamente, completamente ed incondizionatamente tutte le sue truppe e i suoi equipaggiamenti militari dall’intero territorio ucraino all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti.