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JOINT STATEMENT on efforts to establish a tribunal on the crime of aggression against Ukraine

We, the representatives of participants of the Core Group on options for the establishment of a tribunal on the crime of aggression against Ukraine, gathered today, 9 May 2023, to confirm our unwavering support for peace, security and democracy in the world.

We recall that security in Europe and the world are interconnected and can be guaranteed only in full respect for international law, integral components of which include the territorial integrity and political independence of States, the prohibition of the use of force and the inherent right of States to self-defense as reflected in the UN Charter.

We express our deepest respect for the courage and stamina shown by the Armed Forces of Ukraine, which have become a strong shield for all European nations with support of nations globally. Ukraine is paying a high price not only for its future, but also for the security and future of others.

We confirm our unwavering support for the people of Ukraine, who have been fighting to defend their independence in the face of Russian aggression.

We support the principles for a just and lasting peace outlined in the Peace Formula of the President of Ukraine, Volodymyr Zelenskyy, the need for any peace fully to reflect the UN Charter, and the Resolution of the UN General Assembly dated 23 February 2023 “The principles of the UN Charter underlying a comprehensive, just and sustainable peace in Ukraine.” We express our support for the implementation of this peace initiative and call on all states to support this process as well.

We emphasize that we will stand side by side with Ukraine in its fight against the Russian aggressor and call for the full restoration of the territorial integrity of Ukraine within its internationally recognized borders, extending to its territorial waters.

We call on the entire world to support and provide assistance to Ukraine as quickly as possible.

We strongly condemn Russia’s illegal, unjustifiable and unprovoked armed aggression, which grossly violates the UN Charter, as confirmed by UN General Assembly Resolution ES-11/1 (2022), which deplored in the strongest terms the aggression by the Russian Federation against Ukraine and recalled Resolution 3314 (XXIX) of 14 December 1974, which defines aggression as the use of armed force by a State against the sovereignty, territorial integrity, or political independence of another State, or in any other manner inconsistent with the Charter, and which states that a war of aggression is a crime against international peace.

We condemn any crimes and atrocities committed by Russia’s forces and officials, including attacks against civilians, conflict-related sexual violence and other war crimes and crimes against humanity. We call on Russia to immediately release all illegally detained citizens of Ukraine, and to return all deportees, including children. We reiterate our commitment to holding those responsible to account consistently with international law, and support the efforts of international mechanisms, including the International Criminal Court, OSCE Moscow Mechanism and the UN Independent International Commission of Inquiry on Ukraine. 

We emphasize the need to pursue justice as called for in the Bucha Declaration regarding responsibility for the most serious crimes under international law committed on the territory of Ukraine. We therefore reaffirm that those responsible for committing the crime of aggression against Ukraine must not go unpunished, and call on the international community to consider appropriate actions, including through the establishment of an appropriate justice mechanism to ensure effective accountability for the crime of aggression, which is of concern to the international community as a whole.

We therefore support exploring the creation of a tribunal to ensure effective accountability for the crime of aggression against Ukraine.

We underline the importance of the Core Group as the main platform for developing an effective mechanism for exploring the legal and technical issues involved in creation of such a tribunal and call on other states and international organizations to join our collective work.

 

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Traduzione di cortesia

DICHIARAZIONE CONGIUNTA sull’impegno per istituire un tribunale per perseguire il crimine di aggressione contro l’Ucraina

Noi, in rappresentanza dei partecipanti al Gruppo Centrale dedicato alle opzioni per l’istituzione di un tribunale per perseguire il crimine di aggressione contro l’Ucraina, ci siamo riuniti oggi, 9 maggio 2023, per confermare il nostro sostegno incondizionato alla pace, alla sicurezza e alla democrazia nel mondo.

Ricordiamo che la sicurezza dell’Europa e quella del mondo sono strettamente collegate e possono essere garantite solo nel pieno rispetto del diritto internazionale, le cui componenti essenziali includono l’integrità territoriale e l’indipendenza politica degli Stati, il divieto dell’uso della forza e il diritto intrinseco degli Stati all’autodifesa, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite.

Desideriamo esprimere il nostro più profondo rispetto per il coraggio e la resistenza dimostrati dalle Forze Armate Ucraine, che sono diventate un potente baluardo per tutte le nazioni europee, con il sostegno delle nazioni di tutto il mondo. L’Ucraina sta pagando a caro prezzo non solo il suo futuro, ma anche la sicurezza e il futuro di altri.

Rinnoviamo il nostro sostegno incondizionato al popolo ucraino che combatte per difendere la propria indipendenza di fronte all’aggressione russa.

Sosteniamo i principi alla base di una pace giusta e duratura delineati nella Peace Formula (Formula di Pace) del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, la necessità che qualsiasi pace rifletta pienamente la Carta delle Nazioni Unite e la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio 2023 ‘Principi della Carta delle Nazioni Unite alla base di una pace globale, giusta e sostenibile in Ucraina’. Appoggiamo l’attuazione di questa iniziativa di pace e invitiamo tutti gli Stati a fare altrettanto.

Ribadiamo che saremo al fianco dell’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressore russo e chiediamo il pieno ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti ed estesi alle sue acque territoriali.

Invitiamo il mondo intero a sostenere e fornire assistenza all’Ucraina nel più breve tempo possibile.

Condanniamo fermamente l’illegale, ingiustificabile e non provocata aggressione armata da parte della Russia, che viola gravemente la Carta delle Nazioni Unite, secondo quanto ribadito dalla risoluzione ES-11/1 (2022) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che condanna con la massima fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina e che richiama la risoluzione 3314 (XXIX) del 14 dicembre 1974, in riferimento alla definizione di atto di aggressione come uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro Stato, o in qualunque altro modo contrario alla Carta delle Nazioni Unite, e afferma che una guerra di aggressione è un crimine contro la pace internazionale.

Condanniamo ogni crimine e atrocità commesso dalle forze e dagli ufficiali russi, compresi gli attacchi contro i civili, le violenze sessuali connesse al conflitto e altri crimini di guerra e contro l’umanità. Chiediamo alla Russia di rilasciare immediatamente tutti i cittadini ucraini detenuti illegalmente e di riconsegnare tutte le persone deportate, compresi i bambini. Ribadiamo il nostro impegno a far sì che i responsabili rispondano del loro operato in conformità con il diritto internazionale e sosteniamo gli sforzi dei meccanismi internazionali, tra cui la Corte penale internazionale, il Meccanismo di Mosca dell’OSCE e la Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sull’Ucraina.

Sottolineiamo la necessità di perseguire la giustizia, come richiesto nella Dichiarazione di Bucha, in merito alla responsabilità per i più gravi crimini di diritto internazionale commessi sul territorio ucraino. Ribadiamo pertanto che i responsabili del crimine di aggressione contro l’Ucraina non devono rimanere impuniti e invitiamo la comunità internazionale a prendere in considerazione l’attuazione di misure adeguate, anche attraverso l’istituzione di un meccanismo giudiziario appropriato che garantisca l’effettiva assunzione di responsabilità per il crimine di aggressione, il quale è fonte di preoccupazione per l’intera comunità internazionale.

Siamo quindi favorevoli ad approfondire la creazione di un tribunale che garantisca un’effettiva assunzione di responsabilità per il crimine di aggressione contro l’Ucraina.

Sottolineiamo l’importanza del Gruppo Centrale come piattaforma principale per lo sviluppo di un meccanismo efficace per esaminare le questioni legali e tecniche legate alla creazione di tale tribunale e invitiamo altri Stati e organizzazioni internazionali a unirsi al nostro lavoro collettivo.

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