Buone notizie sul fronte del commercio estero: nel 2023 l’Italia ha registrato un avanzo commerciale pari a 34,5 miliardi di Euro, rispetto a un 2022 in cui lo stesso dato evidenziava un saldo negativo di 34 miliardi di euro. Nel 2023 l’Italia ha esportato beni per 626,2 miliardi di euro, con una crescita dei valori medi unitari del 5,3%: le aziende italiane aumentano il loro potere di mercato, sfidando le incertezze dei mercati internazionali e occupando nuovi spazi nei mercati in crescita.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta: “L’economia italiana si dimostra solida anche in un contesto internazionale molto difficile. Penso innanzitutto alle difficoltà del nostro principale partner economico, la Germania, che hanno un effetto diretto sulla contrazione del nostro export bilaterale. In generale però miglioriamo l’export e gestiamo le difficoltà del mercato dell’energia. Il Governo ha messo al centro delle sue politiche una strategia per l’export che viaggia di pari passo con ogni azione in politica estera che consolidi il ruolo dell’Italia nel mondo”.
A livello geografico, a fronte del rallentamento dei mercati europei, si registra un forte incremento nei Paesi extra-europei: Cina (+16,8%), Paesi OPEC (+12,3%), Oceania e altri territori (+11,9%), India (+7,6%), Turchia (+6,4%), Medio Oriente (+5,4%), Paesi ASEAN (+5,3%), Paesi MERCOSUR (+4,7%), Stati Uniti (+3,4%).
In termini settoriali, è stato molto positivo l’andamento delle vendite di macchinari e apparecchi (+8,8%), autoveicoli (+20,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,8%).
Tajani ricorda che “con un’economia altamente diversificata (siamo leader nell’esportazione di circa 1000 prodotti), l’Italia conferma la sua vocazione all’internazionalizzazione, anche grazie alla diplomazia della crescita: un’azione che ho voluto promuovere con forza, rafforzando la collaborazione tra ICE, SACE, SIMEST e rete diplomatica”.