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Colloquio telefonico del Ministro Tajani con il nuovo Ministro degli esteri tunisino, Mohamed Ali Nafti

ll Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha avuto oggi un primo contatto telefonico con il nuovo Ministro degli Esteri tunisino, Mohamed Ali Nafti.

“Con il Ministro Ali Nafti abbiamo avuto innanzitutto uno scambio approfondito sulla situazione in Medio Oriente e sulla necessità di una de-escalation regionale”, ha dichiarato Tajani. “Abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme per una stabilizzazione della regione e di coordinarci sulla tutela e assistenza reciproca dei connazionali italiani e tunisini in Libano”. Il Ministro Tajani ha confermato  il forte impegno del Governo italiano per un cessate il fuoco in Libano oltre che a Gaza. L’Italia è impegnata ad assistere la popolazione civile tramite l’invio di nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese.

Il Ministro Tajani ha quindi “confermato al Ministro tunisino la priorità che il Governo attribuisce al rafforzamento del partenariato italo-tunisino. Vi sono settori strategici dal grande potenziale che possiamo ulteriormente sviluppare, a partire dal settore energetico, su cui i nostri due Paesi possono avere un ruolo chiave come ponte tra l’Europa e l’Africa” ha proseguito il Ministro, ricordando altresì il ruolo prioritario della Tunisia nell’attuazione del Piano Mattei.

Il Ministro Tajani ha quindi espresso soddisfazione per la cooperazione commerciale – per cui l’Italia figura quale primo partner della Tunisia in assoluto – e per i risultati ottenuti nel contrasto alla tratta di essere umani da parte delle Autorità tunisine, indicando come “sia importante continuare a lavorare assieme per dare piena attuazione al Memorandum siglato tra l’Unione europea e la Tunisia nel luglio del 2023, che rappresenta un esempio di successo per la gestione dei migranti”.

Tajani ha infine indicato che “l’Italia segue con attenzione la campagna per le elezioni presidenziali del 6 ottobre. Solo con un processo democratico, sarà possibile garantire la stabilità del Paese”.

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