Melka Kunture (MK) è un sito preistorico dell’altopiano etiopico dove si svolgono le ricerche della Missione archeologica italo-spagnola con il sostegno del MAECI e di istituzioni scientifiche. Le Autorità etiopiche ne hanno presentato la candidatura alla Lista del Patrimonio mondiale e nel 2024 l’UNESCO ha effettuato la prestigiosa iscrizione
A 2000-2200m di quota nella valle superiore dell’Awash, MK in realtà è un raggruppamento di siti datati tra 2.000.000 e 5.000 anni fa grazie al K/Ar, Ar/Ar e C14, alla magnetocronologia e allo studio dettagliato dei depositi. Durante il Pleistocene il paleo-Awash formava meandri e piccoli bacini poco profondi mentre a breve distanza i vulcani eruttavano in modo intermittente. La vegetazione del passato, come si vede dai pollini fossili e dai fitoliti, non è mai stata di tipo savana, ma invece di tipo Afromontano, come quella di oggi in Africa orientale sopra i 1800m di quota. Erano abbondanti gli ippopotami e gli gnu assieme ad altri bovidi, a giraffidi, equidi, suidi, e rari primati e carnivori.
E’ documentata l‘intera preistoria africana, dall’Olduvaiano all’Acheuleano al Middle e al Late Stone Age. A MK l’Acheuleano sorge con i ben noti bifacciali 1.950.000 anni fa, prima che altrove.
La scoperta di resti di ominini negli scavi archeologici permette di collegarli in modo diretto con i manufatti litici: Homo erectus 2.000.000 di anni fa, cioè prima che nella Rift Valley, con l’Olduvaiano e poi con l’Acheuleano antico; H. heidelbergensis, ritenuto l’antenato comune di H. neanderthalensis e H. sapiens, circa 1.000.000 anni fa con un Acheuleano più recente; H. sapiens con il Middle Stone Age 200.000-150.000 anni fa.
Per preparare strumenti litici erano disponibili vari tipi di rocce, a cominciare dall’ossidiana abbondantemente utilizzata a MK fin dall’Olduvaiano e usata poi anche per i bifacciali acheuleani. Ma essendo l’ossidiana fragile, di solito per questi ultimi erano preferiti il basalto e altre rocce dure.
Sono state scoperte anche impronte fossili. A Gombore II-2, quelle di ippopotami di 700.000 anni fa e calchi naturali concrezionati dei loro arti. Di 750.000 anni fa sono impronte di ippopotami, uccellini, bovidi e suidi, assieme a quelle di ominini: adulti – donne e uomini – e bambini di 1-3 anni. Una famiglia che ha lasciato strumenti litici e ossa di ippopotami macellati.
Queste scoperte sono state pubblicate nelle maggiori riviste scientifiche internazionali. Permettono la divulgazione con una narrativa basata su dati scientifici. A MK il museo locale accoglie migliaia di visitatori con materiali archeologici in mostra e pannelli esplicativi. Sono visitabili due aree archeologiche, lasciate aperte e protette dopo gli scavi.
credits: Archivio della Missione archeologica italo-spagnola a Melka Kunture e Balchit