In occasione della XX edizione della Giornata del Contemporaneo, l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia propone la mostra “Współczesny Antyk – Antichità Contemporanee” (aperta al pubblico fino all’8 novembre) con la partecipazione dell’artista Quayola e la collaborazione del critico e curatore Valentino Catricalà.
L’evento si inserisce in tre importanti ambiti: oltre alla Giornata del Contemporaneo, è infatti realizzato nel contesto delle celebrazioni per il Giubileo di Igor Mitoraj, il grande scultore polacco per il quale quest’anno sono in corso celebrazioni ed eventi in Polonia, Italia e all’estero, nonché di Open Eyes Art Festival, festival di arte visiva contemporanea che coinvolge Cracovia come crocevia di influenze artistiche europee.
Lo scorso 8 ottobre l’evento si è aperto con la lectio magistralis a cura di Quayola e di Valentino Catricalà, presso l’Accademia di Belle Arti “Jan Matejko” di Cracovia, dedicata al rapporto tra arte, scienza, tecnologia e al presente della ricerca artistica contemporanea.
Infine, il vernissage, presso la Galleria espositiva dell’Istituto Italiano di Cultura, della serie di sculture “Pluto #F_03_S4”, realizzate da Quayola nel 2020 come variazioni algoritmiche del capolavoro di Gian Lorenzo Bernini “Il ratto di Proserpina”. Questo lavoro è parte della serie “Unfinished Sculptures”, una ricerca continua sulla scultura classica attraverso mezzi robotici.
Dal classicismo di Bernini e di Michelangelo al postmoderno di Mitoraj e alla contemporaneità della ricerca di Quayola sul rapporto tra l’umano e la macchina, tra il reale e l’artificiale: questo gioco di contrasti solo apparentemente conflittuali viene condensato nel sottotitolo scelto per la mostra, “Współczesny Antyk – Antichità Contemporanee”, offrendo una riflessione sulle potenzialità espressive del digitale nell’arte contemporanea.