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Sereni a Women’s Forum Med Dialogues 2020

“Dagli interventi ascoltati nel corso di questo Forum, che oggi compie quattro anni, emergono due messaggi davvero importanti: da una parte la necessità di promuovere l’emancipazione economica delle donne nel contesto della pandemia e oltre, dall’altra come accrescere il ruolo femminile nella costruzione della pace”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni chiudendo i lavori della Quarta Edizione del Women’s Forum nell’ambito del Med Dialogue 2020.

“Già dall’ottobre 2017 – ha spiegato Sereni – l’Italia ha lanciato il Mediterranean Women Mediators Network per promuovere in modo significativo la partecipazione delle donne ai processi di pace, ai loro sforzi di mediazione e di peacebuilding in una regione, quella mediterranea, che è essenziale per la pace e la stabilità globali. Sono stati finora raggiunti risultati di cui andare orgogliosi, ma bisogna essere consapevoli che molto resta ancora da fare. Guardiamo però – ha proseguito la Vice Ministra – anche ai segnali incoraggianti. Penso ad esempio all’importante ruolo delle donne yemenite nella promozione della pace nel loro Paese, alla partecipazione delle donne libiche al Political Dialogue Forum e all’istituzione, nel luglio 2019, della Rete delle donne mediatrici della Lega araba. Vorrei ricordare anche la ormai prossima Presidenza italiana del G20. People, Planet and Prosperity sono i tre pilastri che definiranno la nostra agenda, ognuno di questi temi dovranno includere l’empowerment femminile”.

“Le donne possono essere potenti agenti di cambiamento positivo. È stata l’immagine iconica di una donna, per esempio, ad attirare gli occhi del mondo sulla rivoluzione del Sudan dello scorso anno: una giovane vestita di bianco, in piedi in cima a un’auto davanti a un gruppo di manifestanti che si sono radunati intorno a lei. Continuiamo a lavorare insieme – ha concluso Sereni – per i nostri obiettivi comuni”.