1. La politica energetica europea è innanzitutto una componente essenziale della crescita: non a caso il completamento del mercato interno dell’ energia è uno dei temi oggetto della lettera inviata dai 12 Capi di Governo al Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy e al Presidente della Commissione Barroso in vista del Consiglio Europeo dell’1-2 marzo. Sul versante italiano, in questa stessa ottica il decreto liberalizzazioni ha previsto l’ “ unbundling” di ENI e RETE SNAM.
2. Come effetto della crisi, ma anche delle più recenti innovazioni tecnologiche, il mercato del gas -fonte energetica essenziale per l’ Italia – sta profondamente cambiando. L’ottimismo sullo sviluppo del gas di scisto in Europa è in effetti infondato, ma il fatto che lo sfruttamento di questa fonte energetica sia già così diffusamente sviluppato negli USA (che di fatto sono diventati autosufficienti e hanno superato la Russia come primo produttore di gas non convenzionale), ha azzerato la richiesta americana di LNG e ne ha aumentato la disponibilità per l’Europa. Tutto questo significa che la diversificazione è molto più semplice di un tempo e il problema delle forniture di gas va visto più come un problema di mercato e di regole che non come un problema di sicurezza in senso stretto.
3. Nella stessa logica rientra anche la questione delle infrastrutture energetiche. Nella situazione attuale e’ abbastanza paradossale che esistano più progetti di gasdotto in competizione tra loro piuttosto che richiesta di gas e relativo necessario livello degli investimenti. Di nuovo, l’Europa si troverà di fronte alla necessità di scegliere tra i progetti in corso, o lo faranno al suo posto i fornitori, come dimostra il caso di TAP per l’Azerbaijan.
In conclusione, il rapporto tra produttori e consumatori sta in questa fase cambiando a favore dei consumatori, e questo modifica anche la relazione con il Paese che resta il principale fornitore dell’Europa, ossia la Russia. Il vecchio modello di contratti a lungo termine a prezzi fissi, collegati al prezzo del petrolio, e’ inefficiente in base alle logiche di mercato. Costruire nuova partnership con la Russia è una delle priorità della politica europea. Per l’ Italia l’altra priorità e’ poi sviluppare/consolidare le relazioni energetiche con il Mediterraneo del Sud, in particolare con riferimento al “Solar Plan” che consentirà lo sviluppo delle energie alternative.