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Discorso dell’On. Ministro a Torino “La Farnesina incontra le Imprese”

(fa fede solo il testo effettivamente pronunciato)

 

Presidente Chiamparino, Prefetto Saccone, Sindaco Appendino

Ministro Costa

Presidente Ilotte (Camera di Commercio di Torino)

Care amiche ed amici imprenditori: Cerea!

Sono felicissimo di essere a Torino.  Come sapete, la mia visita oggi fa parte di un viaggio che mi sta portando in tutta l’Italia, dal Nord al Sud, che abbiamo chiamato “La Farnesina incontra le Imprese”.

Voglio ascoltarvi e capire i vostri bisogni. Ma voglio anche aiutarvi ad utilizzare il pieno potenziale della rete della Farnesina nel mondo.

La diplomazia economica è una priorità strategica del mio mandato alla Farnesina. La domanda di servizi da parte delle imprese è crescente. E la politica estera deve essere uno strumento a loro sostegno per accompagnare la crescita economica.

La  Farnesina fa molto di più per le imprese di quello che si rappresenta nell’immaginario collettivo. E visto che non tutti gli imprenditori hanno la piena consapevolezza di quello che la diplomazia può fare per loro, ho deciso di essere io a recarmi da loro.

Il mio percorso è incominciato il 31 gennaio a  Confindustria, dove abbiamo presentato uno studio indipendente di Prometeia sull’impatto della diplomazia economica: oltre l’1% del PIL e 234mila posti di lavoro, circa l’1% degli occupati.

Lo studio ha confermato che la Farnesina e la sua rete Ambasciate e Consolati assistono soprattutto le piccole e medie imprese: sono il 61% le PMI che hanno firmato un contratto o vinto una gara grazie al nostro sostegno.

Sono poi stato in missione a Milano per sostenere la sua campagna per attrare banche, compagnie assicurative, fondi di investimento, imprese, Agenzie ed Organismi europei, che stanno lasciando Londra a causa della Brexit. 

E oggi è un enorme piacere essere qui a Tornio. Perché contiamo tantissimo su Torino e sul Piemonte per cogliere insieme nuove opportunità di crescita.

L’economia piemontese continua la ripresa: la produzione industriale è tornata a salire e in alcuni settori come la componentistica per le automobili, l’agroalimentare e il settore chimico-farmaceutico, l’export è un driver fondamentale di innovazione e di crescita. 

Ma sono in viaggio ad incontrare le imprese perché sono convintissimo che insieme si possa fare molto di più.

Alcuni guardano agli scenari geopolitici e all’imprevedibilità che li caratterizza come una minaccia. Invece bisogna coglierne anche alle opportunità.

E’ per questa ragione che ho voluto imprimere un cambio di marcia nella diplomazia economica.

 

Oggi le scelte si rivelano vincenti o perdenti se siamo in grado di anticipare e comprendere per tempo le tendenze.

Le nostre decisioni e le nostre risposte devono adeguarsi al ritmo del tempo e acquisire una velocità molto più sostenuta.

 

Le opportunità per le imprese sono enormi: nel 2016 i mercati esteri hanno generato per l’Italia 417 miliardi di euro di esportazioni ed un surplus della bilancia commerciale di 52 miliardi.

Vi voglio ribadire che le porte della Farnesina, delle nostre Ambasciate e Consolati sono spalancate alle imprese, in tutti i vostri principali rapporti con l’estero:  

–       per l’attrazione degli investimenti;

–       per la realizzazione degli investimenti;

–       per la penetrazione ed espansione dell’export;

–       e per la conquista di nuovi mercati.

 

Market intelligence e sostegno istituzionale sono i capisaldi della nostra azione. Perché le nostre Ambasciate e Consolati sono interlocutori privilegiati delle istituzioni locali e degli ambienti politici, economici e della società civile dove operano. E perché nelle nostre Ambasciate e Consolati si formula una visione complessiva degli interessi italiani.  

Una visione complessiva degli interessi italiani nel mondo che ci ha spinto ad elaborare una strategia di promozione integrata del “Marchio Italia”.

 

“Marchio Italia” inteso come concetto che fonde la dimensione commerciale con la promozione della lingua e della cultura, della scienza e dell’innovazione, e dell’unicità dei nostri territori.

E’ un marchio fatto di bellezza, creatività e capacità tecnologica, che abbiamo tradotto nel programma integrato “Vivere all’italiana”, promosso da ogni competente della nostra rete nel mondo.

Non smetterò mai di ripetere che siamo una superpotenza dello stile di vita, della cultura, e della bellezza. Il Piemonte ne è un esempio straordinario. E dobbiamo far valere questo nostro primato anche per rilanciare l’economia.

 

Non dimentichiamoci che le imprese sono eccellenze della nostra industria creativa e quindi una parte molto importante dell’immagine dell’Italia all’estero.

Pochi giorni fa ho lanciato la Prima Giornata del Design Italiano nel Mondo. In 100 città del mondo abbiamo messo al lavoro 100 grandi “Ambasciatori” del design italiano.

Da Bogotá a Wellington, da Ho Chi Min City a Vancouver, 100 designer, imprenditori, giornalisti, docenti, critici e comunicatori hanno raccontato il design italiano attraverso mostre, esposizioni e conferenze.

Perché anche il design è al centro della nostra diplomazia economica e del programma “Vivere all’Italiana”. E nel design c’è sempre molto Piemonte.

 

Ma il messaggio più importante che vi vorrei lasciare oggi è che le Ambasciate e i Consolati sono la vostra “casa” all’estero. Non dimenticatelo quando siete all’estero. Grazie mille.