In un’epoca di sfide globali, che richiedono l’impegno di tutti, la riunificazione del continente è un investimento strategico nella pace, nella sicurezza, nella democrazia. È questo lo spirito che anima i lavori del Vertice di Trieste di oggi, nel corso del quale, alla presenza dei capi di Stato e di governo, discuteremo, con i nostri colleghi dei Balcani occidentali, di temi cruciali per il futuro dei nostri cittadini.
Partendo dalle conclusioni del Consiglio europeo di marzo e dalla Dichiarazione di Roma del sessantennale della firma dei Trattati, confermeremo che la porta dell’Europa resta aperta ai Paesi che ne condividono i valori e ci adopereremo per accompagnare il percorso europeo dei Balcani occidentali.
Ai nostri amici dei Balcani chiederemo un forte impegno a proseguire nel consolidamento delle istituzioni democratiche, nell’applicazione della rule of law, nello sviluppo di economie moderne e concorrenziali. Occorre superare le divisioni interne e le recriminazioni del passato per compiere una scelta europea irreversibile. Solo attraverso il dialogo e una forte spinta alla riconciliazione sarà possibile guardare con ottimismo al futuro. Non è più il tempo di esitazioni, ma di operare una decisa scelta di campo.
Il Vertice di Trieste è la quarta tappa, dopo Berlino, Vienna e Parigi, di un processo, avviato con lungimiranza dalla cancelliera Merkel, per dare impulso alla transizione democratica, economica e sodale dei Balcani occidentali.
Lavoriamo insieme per raggiungere questi risultati concreti :
1) l’approvazione di un significativo pacchetto di nuovi progetti infrastrutturali nei settori dell’energia e dei trasporti – dopo che, nel corso dell’anno, sono stati già aperti i primi cantieri dei progetti approvati in precedenti vertici – per un impegno finanziario che raggiungerà il mezzo miliardo di euro;
2) l’approfondimento dell’integrazione economica regionale per liberare le potenzialità di un mercato di 20 milioni di persone;
3) la firma del Trattato istitutivo della Comunità dei Trasporti, per creare uno spazio integrato sul piano degli standard tecnici e delle normative;
4) una forte spinta allo sviluppo del settore privato e in particolare delle Pmi;
5) un rafforzamento delle capacità di prevenire e reprimere la corruzione;
6) l’ampliamento, nel simbolico trentennale di Erasmus, delle opportunità offerte alle nuove generazioni, grazie anche alla piena funzionalità dell’ufficio regionale per la Cooperazione giovanile (Ryco).
Porremo inoltre le basi per una cooperazione rafforzata nella lotta al terrorismo e alla radicalizzazione e per far fronte ai flussi migratori non controllati e gestiti da gruppi criminali. Sono obiettivi importanti che testimoniano la nostra volontà di accompagnare i Balcani occidentali verso il fondamentale traguardo dell’integrazione europea, ma che evidenziano anche un’accresciuta volontà degli stessi di prendere in mano le redini del loro futuro. Dalla splendida città di Trieste, che ringrazio di cuore per l’accoglienza, sono certo che nascerà un segnale forte per un destino finalmente condiviso.