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«Italia, Culture, Mediterraneo» in Tunisia

La musica di Eugenio Bennato e dell’Orchestra di Piazza Vittorio, il Goldoni del Piccolo Teatro di Milano, la danza contemporanea della Compagnia Zappalà e di Daniele Ninarello, e ancora le mostre ‘Antichità d’Africa agli Uffizi’, ‘La Sindrome di Ulisse’ di Massimo Torrigiani e ‘Classic Reloaded’ del MAXXI al museo del Bardo di Tunisi, ma anche il grande cinema italiano. Sono solo alcune delle iniziative in Tunisia del programma culturale ‘Italia Culture, Mediterraneo’ che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso la sua rete all’estero, realizzerà quest’anno nei Paesi dell’area del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo. Il programma, presentato in conferenza stampa a Tunisi dalla direttrice dell’Istituto italiano di cultura, Maria Vittoria Longhi, si caratterizza in Tunisia per una forte collaborazione tra le più importanti realtà culturali italiane e quelle locali, interpretando al meglio il senso dell’iniziativa della Farnesina volta proprio a “consolidare il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo. Il museo del Bardo di Tunisi ospiterà dal 18 marzo, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, la mostra ‘Antichità d’Africa agli Uffizi’ che darà visibilità ad una collezione di pezzi provenienti dalla Tunisia offerti dal Bey Mourad II al medico toscano e professore dell’Università di Pisa Giovanni Pagni e consentirà di svelare i rapporti secolari tra Italia e Tunisia. Ma intensa sarà anche la cooperazione con la neonata Cineteca nazionale tunisina, attraverso la realizzazione di numerose iniziative volte alla valorizzazione del cinema classico e contemporaneo italiano, e quella tra la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole e le principali istituzioni musicali tunisine, con concerti e workshop finalizzati allo scambio e alla valorizzazione delle relative competenze. “Ascolto, dialogo, co-creazione, contaminazioni positive: queste sono le parole chiave che hanno ispirato il programma, promuovendo un approccio cooperativo e incoraggiando lo scambio di idee e il dialogo tra istituzioni italiane e attori locali, tra artisti, pubblico e scienziati”, ha ribadito la direttrice Longhi, insieme alla direttrice del museo del Bardo, Fatma Nait Yghil, e il direttore artistico della Cineteca, Mohamed Challouf. Un forte impegno si rileva anche nel settore del teatro e della danza che mira a valorizzare, attraverso masterclass e formazione, le migliori energie e creatività locali. Senza dimenticare il concerto di Eugenio Bennato con la prima tappa internazionale del suo tour “Da che sud è sud”, la molto probabile performance di Vinicio Capossela a giugno e la partecipazione alle più importanti manifestazioni musicali tra cui Jazz à Carthage, con il duo Enrico Rava e Makiko Hirabayashi al Festival de Carthage, al Festival di Musica Sinfonica di El Jem, l’Octobre Musical con una performance dedicata a Rossini nel 150/o anniversario della sua morte.

Ma anche poesia con la partecipazione di Davide Rondoni al Festival Internazionale di Poesia di Sidi Bou Said e fotografia con la mostra « Volti d’italia » a cura dell’italo-britannico Julian Hargreaves. Restano inoltre confermati, dopo il grande successo delle passate edizioni, i tradizionali appuntamenti con la Giornata del Design, la Settimana della Lingua e quella della Cucina, con uno speciale showcooking a cura di Spaghetti Swing. E’ quasi impossibile elencare gli oltre 50 eventi in programma in Tunisia, con un’attenzione anche alle regioni lontane dalla capitale, ha detto la direttrice Longhi, che rimanda a consultare il sito e la pagina facebook dell’IIC per ogni singolo avvenimento

Gran finale di stagione a dicembre con  lo spettacolo di danza contemporanea “Didone ed Enea” della compagnia Oplas che unisce danza e musica dal vivo ed è ispirato al libretto di Nahum Tate e alla omonima e celeberrima opera di Purcel. Cooperazione, formazione, co-produzione sono quindi gli elementi distintivi dell’azione culturale italiana e di questo programma. “Siamo convinti infatti che la cultura sia un potente strumento di promozione e di sviluppo, un vero patrimonio comune  da custodire valorizzando le affinità nel rispetto delle differenze”, conclude la direttrice Longhi. Parte del piano straordinario #Vivereallitaliana, “Italia, Culture, Mediterraneo” è un programma di promozione integrata  che coniuga tradizione, innovazione e creatività e che trova nello scambio e nella valorizzazione delle diverse identità culturali e sociali, gli strumenti per consolidare e rafforzare il dialogo tra i Paesi che si affacciano sulle due sponde del Mediterraneo

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