”L’ Italia è in prima linea in Sudan, per fronteggiare la malnutrizione delle donne in stato di gravidanza, delle giovani mamme di bambini sotto i cinque anni d’età e per migliorare il sistema sanitario del Paese, affinché si possa assicurare alla maggior parte della popolazione possibile l’accesso ai servizi sanitari di qualità”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano Fabrizio Lobasso nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’Unità operativa di Nutrizione presso l’Ospedale Universitario di Ostetricia di Port Sudan, il più grande dello Stato del Red Sea. All’evento hanno partecipato il Direttore Generale del Ministero della Salute, Amad Abdu Rabu, il Direttore dell’Ospedale, Abdallah, il Governatore dello Stato del Mar Rosso, Ali Ahmed Hamidt e il rappresentante AICS a Khartoum Vincenzo Racalbuto.
All’ong Aispo è stata affidata dalla Cooperazione italiana un’iniziativa di emergenza della durata di nove mesi per un totale di circa 350.000 euro con l’obiettivo di fronteggiare la malnutrizione severa e moderata della popolazione locale e riabilitare l’unità di terapia semi-intensiva dell’ospedale. In particolare l’iniziativa ha garantito la formazione sul tema della nutrizione e sull’utilizzo delle attrezzature per la terapia semi-intensiva con il coinvolgimento di 65 tra ginecologi, infermieri e ostetriche, un aumento dei posti letto per pazienti con problemi nutrizionali, verande e fognature per limitare il rischio di infezioni. A beneficiare del programma, che prevede anche l’acquisto e la fornitura di farmaci. saranno 12.172 donne in stato gravidanza , neomamme e bambini sono i cinque anni.
Gli interventi nel settore sanitario, dal 2015 ad oggi, sono l’esempio di una collaborazione di successo tra Sudan e Cooperazione italiana, che è uno dei maggiori donatori nel paese. Nel 2017 il 60% dei finanziamenti hanno riguardato la sanità. Gli interventi nel settore in forma bilaterale e multilaterale approvate e in corso ammontano a circa 43 milioni di euro.
Il rappresentante della Sede AICS di Khartoum, Vincenzo Racalbuto, ha ricordato che oltre a rendere disponibili i servizi sanitari di cui la popolazione ha bisogno, la Cooperazione Italiana è impegnata in altri tre Stati Gedaref – Kassala e Khartoum per migliorare il sistema sanitario primario e secondario e la riabilitazione di strutture sanitarie. Il Direttore Generale del Ministero della Salute sudanese, Amad Abdu Rabu, ha espresso un sentito ringraziamento all’ Italia e alla Cooperazione italiana per il lavoro fatto ”che – ha detto – ci rende orgogliosi di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione”.
L’Unita Operativa di Nutrizione, inaugurata nell’ospedale di Port Sudan è in linea con il ruolo di Donor Covener dell’Italia nell’ambito del Programma dell’Onu Scaling Up Nutrition -SUN, movimento globale nato nel 2010 per dare impulso alla lotta contro la malnutrizione e per la realizzazione dell’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030, che si propone di “porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile”.
Nel corso della cerimonia sono stati inoltre consegnati i diplomi a 20 insegnanti dell’Accademia delle Scienze mediche che hanno partecipato ad un corso di formazione IT organizzato da AISPO e Università di Sassari e finanziato da AICS per potenziare le loro capacità con le nuove tecnologie informatiche.