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In Giordania rivive la musica del maestro Mander

La principale emittente di musica classica in Giordania proporrà per la prima volta in veste digitale le registrazioni di Francesco Mander, direttore d’orchestra e compositore noto a livello internazionale. L’annuncio dell’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia ad Amman cade proprio nel giorno della Festa della Musica, che ogni anno. nel giorno del solstizio d’estate,  prevede in tutta Europa un ricco cartellone di eventi. Un modo per riconfermare l’impegno dell’Italia nella promozione della nostra cultura musicale

Il progetto nasce grazie alla vedova del maestro, Annemarie Mander, che ha messo a disposizione una selezione di incisioni originali con le più celebri orchestre e solisti che hanno fatto la storia della musica del Novecento. Mander, nella sua lunga carriera cominciata nel 1940, diresse tra gli altri Oistrakh, Kempff, Rubinstein, Arrau, Ogdon, Argerich, Ferras, Fournier, Uto Ughi e fu tra gli insegnanti di Zubin Mehta.

Il suo repertorio, vastissimo, e i suoi interessi culturali, che spaziavano dalla filosofia alla letteratura, ne imposero il carisma a studenti e pubblico. Come direttore era molto esigente ed amava sottolineare che “il sottile umorismo di Mozart non può essere rivelato da una cattiva esecuzione: la soluzione è offrire solo concerti di alta qualità, soprattutto quando il pubblico è impreparato e non ha termini di riferimento efficaci”. Per Mander  “la musica è sentimento e pensiero, la più alta forma d’arte, e l’arte è l’essenziale che riflette tutta la civiltà. È il “linguaggio universale” su questa terra. Questa è la nostra vita, quindi questa è la nostra arte, perché esse sono inseparabili. Arte, letteratura e musica non possono essere divise dalla vita».

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