L’artista Michelangelo Pistoletto ha voluto inaugurare di persona la mostra delle sue opere di ‘arte povera’ a Santiago, nell’ambito della giornata del Contemporaneo, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Cile e dall’Istituto di cultura. Le opere del maestro Pistoletto, ospitate presso il Museo di Arte Contemporanea(Mac) di Santiago, sono improntate a fare della persona un soggetto attivo della società. La mostra, intitolata ‘Cada punto es el centro del universo, cada persona es el centro de la sociedad’,’ogni punto e’ il centro dell’universo, ogni persona e’ al centro della societa’, vuole esprimere il concetto di arte partecipativa, in cui lo spettatore diventa attore, ed anche la missione sociale dell’artista, che consiste nel trasformare la persona in soggetto impegnato nella societa’. Tra le opere di Pistoletto esposte l’installazione ‘Love Difference’ che rappresenta l’America Latina come uno spazio di incontro e dialogo tra i popoli: un grande tavolo attorno al quale sono state collocate 33 sedie ciascuna espressione di uno stile caratteristico. Intorno alla simbolica installazione si sono incontrate altrettante persone note per il proprio impegno nel campo sociale. Altra opera-performance di Pistoletto, Twenty Six Less One e’ consistita nell’esposizione di 26 specchi di identiche dimensioni ai lati di una ampia sala del Museo. La rottura di 25 specchi effettuata dallo stesso Maestro – lasciandone inalterato uno – ha rivelato la parola ‘comprendere’ scritta in 25 diverse lingue, tra cui anche il mapudungun, la lingua nativa dei mapuche, la popolazione indigena del Cile. ‘Il terzo Paradiso’, una delle opere piu’ simboliche del Maestro, è stata infine esposta sospesa nell’ampia hall del Mac. Ma il momento più partecipato della mostra è stata la performance guidata dallo stesso Pistoletto che ha fatto rotolare una sfera di giornali di circa 1m di diametro lungo il cammino dal Palazzo della Moneda fino al MAC, aggregando i partecipanti che man mano si sono aggiunti all’evento-performance. Si e’ trattato di una installazione ‘viva’ , calata nel contesto ‘normale’ della vita quotidiana urbana come quello delle strade del centro. La ‘walking sculpture’ ha costituito un momento particolarmente evocativo della mostra e un forte richiamo per spettatori e curiosi che si sono trovati lungo l’itinerario e sono ‘entrati’ a far parte dell’installazione man mano che questa si avvicinava al Museo. L’esposizione del maestro Pistoletto restera’ aperta al pubblico fino al 2 dicembre.