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Sudan: l’Italia in campo contro la malnutrizione

L’Italia si conferma in Sudan leader della lotta alla malnutrizione. In un incontro organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Khartoum con l’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, sono state serrate le fila dei donatori che aderiscono al progetto  “SUN- Scaling Up Nutrition”, nato per fare fronte alle cause primarie della malnutrizione attraverso l’attivita’ congiunta di società civile, agenzie delle Nazioni Unite, paesi donatori, settore privato e settore accademico. In Sudan, infatti, secondo stime del WFP, circa il 38% dei bambini di età inferiore ai cinque anni soffre di denutrizione o di cattiva nutrizione. A questi numeri si aggiungono le percentuali in crescita di popolazione  vulnerabile anche a causa della crisi economica nel paese. Dunque, la strategia ribadita dalle autorita’ italiane si fonda sulla prevenzione sociale e culturale, alla ricerca delle cause profonde del fenomeno, oltre che sull’ attuazione di interventi urgenti. Alla riunione ha preso parte, tra gli altri, il Ministro della Salute sudanese Ahmed Abu Zeid che ha assicurato l’impegno del suo governo ad affrontare con maggiore efficacia il problema, ma anche il suo personale impegno perché la lotta alla malnutrizione diventi  la principale missione del suo dicastero. Da parte sua l’Ambasciatore italiano a Khartoum, Fabrizio Lobasso, ha ribadito che: “l’impegno delle istituzioni italiane in Sudan e’ globale, in considerazione della trasversalita’ del tema della malnutrizione che, inevitabilmente, tende ad invadere tutti i settori della vita sociale e quindi della cooperazione allo sviluppo, minando il cammino evolutivo e lo sviluppo della comunita’ sul territorio. Advocacy ad alto impatto, coordinamento su tutti i livelli e attitudine intercultural: saranno queste le direttrici principali dell’azione diplomatica italiana”.