Arte, musica, enogastronomia, senza trascurare il calcio. Questi gli appuntamenti proposti a Jerevan dall’Ambasciata d’Italia il cui clou sarà il 5 settembre l’attesissimo match Armenia-Italia. Due mostre d’arte contemporanea, invece, vogliono farsi ponte interculturale tra i due Paesi. Entrambe curate da Isabella Indolfi le iniziative, ‘Ogni dove’ di Bianco-Valente e ‘Lighting flowers/ Remix Portrait’ di Franz Cerami, si prefiggono di esplorare la città di Jerevan, facendo leva su storie individuali.
A partire dal 4 settembre, la scritta ‘Ogni dove’ in lettere armene apparirà a Jerevan attraverso un’importante installazione sulla facciata dell’Ambasciata d’Italia, stendardi sugli edifici delle istituzioni che hanno aderito, teli scritti a mano dai cittadini e appesi ai balconi. Si tratta dunque di un’opera collettiva e diffusa, che coinvolge la popolazione residente e gli armeni della diaspora. Piccole e semplici azioni, come scrivere la parola sul palmo della propria mano e condividerne la foto sui social consentiranno la partecipazione più larga. ‘ LIGHTING FLOWERS e REMIX PORTRAITS’ vuole invece illuminare le notti armene. Una serie di incursioni di video-mapping partendo da luoghi periferici di Jerevan illumineranno la splendida cornice del Teatro dell’Opera e l’Ambasciata d’Italia. La performance partita da Napoli, ha toccato Roma e entro la fine del 2019 sarà a San Pietroburgo, Madrid e Berlino. Come fiori luminosi e resilienti, si accenderanno le periferie, i luoghi abbandonati, le zone di passaggio. La pittura digitale di Franz Cerami si espanderà in maniera virale sulle superfici della città e il 7 settembre accompagnerà il concerto della National Chamber Orchestra of Armenia.