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Washington: Prima retrospettiva USA su Andrea del Verrocchio alla National Gallery of Art (15 settembre 2019 – 12 gennaio 2020)

L’arte italiana continua a stupire Washington. La prossima apertura della prima retrospettiva americana su Andrea del Verrocchio “Verrocchio: sculptor and painter of Renaissance Florence” (15 settembre 2019 – 12 gennaio 2020) alla National Gallery of Art, una delle più prestigiose istituzioni museali degli Stati Uniti, avvia una nuova stagione da protagonista per la cultura italiana nella capitale. Nel 500 anniversario della morte di Leonardo, la National Gallery of Art dedica ad Andrea del Verrocchio, genio eclettico del Rinascimento, una mostra di grande respiro che abbraccia il suo vasto repertorio artistico e la sua profonda influenza sull’opera di Leonardo e di tanti artisti suoi contemporanei e successivi. Proprio per celebrare il legame con Leonardo nel 500esimo anniversario, la National Gallery of Art ha dato una nuova (temporanea) collocazione, al centro del percorso espositivo della mostra di Verrocchio, al ritratto di Ginevra de Benci, unica tela di Leonardo da Vinci nelle Americhe.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello e la Fondazione Palazzo Strozzi, e con il sostegno dell’Associazione americana Friends of Florence che ha contribuito al restauro di molte opere d’arte nella città di Firenze tra cui il “Putto con Delfino” del Verrocchio, rappresenta uno dei principali eventi culturali a Washington.

Attraverso 51 capolavori del maestro, alcuni dei quali per la prima volta negli Stati Uniti, il pubblico americano e i numerosi visitatori stranieri potranno allargare il proprio sguardo su nuovi aspetti dell’opera di Andrea del Verrocchio, dai materiali utilizzati, alla sua tecnica, fino alle scelte artistiche. Una versione più ampia della mostra, ed evento di punta delle celebrazioni di Leonardo in Italia, è stata organizzata a Firenze la scorsa primavera al Museo Nazionale del Bargello e alla Fondazione Palazzo Strozzi.

Il percorso artistico del Verrocchio è stato oggetto di un Simposio organizzato in data odierna presso l’Ambasciata d’Italia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, cui hanno partecipato Andrew Butterfield, curatore della mostra alla NGA, Paola D’Agostino, Direttrice dei Musei del Bargello, Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, Philip Hughes dell’Associazione Friends of Florence, nonché curatori e conservatori della National Gallery of Art e di altre prestigiose istituzioni.

Il simposio ha gettato nuova luce sul genio del Verrocchio, artista versatile e all’avanguardia “il cui tratto originale, poliedrico e creativo” – ha ricordato l’Ambasciatore Varricchio in apertura dei lavori – ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia dell’arte italiana. L’Ambasciatore che ha partecipato anche alla conferenza stampa di presentazione della mostra alla National Gallery of Art, insieme alla Direttrice della Galleria, Kaywin Feldman, ha ricordato “il successo della collaborazione in campo culturale tra Italia e Stati Uniti, alimentato giornalmente dal lavoro delle istituzioni culturali su entrambe le sponde dell’Atlantico e dall’amore per l’arte e la storia italiana negli USA”.

L’Ambasciata d’Italia ha contribuito, in collaborazione con la Fondazione HRH, alla creazione di un documentario sulla mostra narrato da Glenn Close.

L’Ambasciatore Varricchio ha ospitato a Villa Firenze una cena di gala per celebrare il successo della mostra alla presenza della Assistant Secretary for Educational and Cultural Affairs, Marie Royce, dei vertici della NGA, delle istituzioni culturali fiorentine e dell’Associazione americana Friends of Florence.

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