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Del Re ringrazia gli uomini e le donne della Cooperazione Italiana

Carissimi,

siamo tutti fortemente impegnati per superare questa crisi mai sperimentata prima nel mondo. Lo è il Governo cui spetta la responsabilità di adottare le misure più appropriate per il contenimento del contagio e per ridurne gli effetti economici e sociali, e lo sono tutti i cittadini cui spetta la responsabilità di rispettare con scrupolo tali misure. In tutto ciò non possiamo e non dobbiamo considerarci soli. Proprio ora che ci sentiamo vulnerabili dal punto di vista medico, sociale, economico, dobbiamo guardare al mondo come a un unico luogo condiviso.

E’ lodevole che voi proseguiate la vostra preziosa attività nonostante l’apprensione per le condizioni dei vostri congiunti e amici in Italia. Si tratta di una scelta nobile e generosa da parte di chi lavora lontano da casa in contesti spesso difficili, in un momento in cui l’emergenza colpisce duramente il nostro Paese. Ciò contribuisce una volta di più a testimoniare l’empatia dell’Italia nei confronti del mondo, nella piena consapevolezza che questa terribile guerra contro il virus va affrontata con un approccio globale, in diversi luoghi, su diversi fronti ma con la medesima efficacia.

Ci attendono mesi complicati che comporteranno verosimilmente anche una ridefinizione delle iniziative e dell’intera programmazione dell’attività della Cooperazione allo Sviluppo, alla luce dell’emergenza in corso, con priorità nuove, ma sempre con gli stessi grandi valori che ci ispirano. Al di là degli eventuali futuri cambiamenti che saranno modulati in base all’evolversi delle circostanze, la scelta attuale dell’Agenzia di non interrompere il lavoro in atto né a Roma né sul terreno,  è veramente encomiabile, specie avendo riguardo verso chi opera in Paesi lontani e fragili.

Proprio per questo desidero manifestare la mia comprensione delle necessità e delle aspettative del personale dell’Agenzia, soprattutto quello impegnato all’Estero, cui mi sento personalmente vicina. La Farnesina non mancherà di offrire costante supporto operativo e diplomatico, sia attraverso la rete delle ambasciate e dei consolati, sia attraverso le strutture centrali. Occorre avere piena fiducia nelle indicazioni che la sede AICS di Roma ha diramato e che continuerà ad aggiornare in costante coordinamento con la Farnesina e con me, lavorando strettamente anche con tutti gli attori del Sistema italiano della Cooperazione, che è una grande e bella comunità.

A questo proposito  vorrei condividere un concetto in cui credo profondamente. Le persone acquisiscono un senso nella comunità. Un principio, quello del valore della vita comunitaria, che gli italiani applicano con convinzione da sempre, meglio di altri. Tante le strategie che possiamo mettere in pratica con gesti individuali e con politiche mirate per allargare questa comunità che ci appartiene. Ma non da soli, insieme al mondo, perché proprio a noi il mondo che ci ama lo chiede.
Con l’augurio di proseguire il vostro lavoro con la stessa incidenza determinante per i destini del mondo che vi contraddistingue – e che costituisce a mio avviso anche un privilegio – abbraccio tutti.

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