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Sarajevo, conferenza su rilancio progetto museo “Ars Aevi”

Sarajevo, conferenza su rilancio progetto museo “Ars Aevi”
Sarajevo, conferenza su rilancio progetto museo “Ars Aevi”

L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo – in collaborazione con l’ufficio di Tirana dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo-AICS – ha organizzato la Conferenza “A vision becomes reality”, dedicata al progetto del Museo di arte contemporanea “Ars Aevi”, disegnato dall’architetto Renzo Piano. Un evento che ha testimoniato il definitivo rilancio del progetto, rimasto fermo per lungo tempo e riavviato anche grazie alla costante azione di stimolo e sensibilizzazione svolta dall’Ambasciata italiana. Progetto che era stato concepito per ospitare le opere d’arte della collezione “Ars Aevi”, donate a Sarajevo durante la guerra da prestigiosi artisti internazionali, tra i quali Michelangelo Pistoletto, per sostenere la città stretta dall’assedio ed accompagnarne la rinascita civile, etica e culturale.

La collezione “Ars Aevi” – in parte anagramma della parola “Sarajevo” e in latino “arte dell’epoca” – comprende attualmente circa 150 opere d’arte. Oltre a curare il disegno del Museo, Renzo Piano, in collaborazione con altri partner italiani, aveva anche finanziato la costruzione di un ponte pedonale sul fiume Miljacka nelle immediate vicinanze dell’area che avrebbe dovuto ospitare la struttura museale.

“Nel continuare a coltivare il sogno Ars Aevi – ha detto l’Ambasciatore Marco Di Ruzza – siamo stati dei visionari ma il nostro idealismo è sorretto da concretezza e progettualità. Abbiamo fermamente creduto nella rivitalizzazione dell’iniziativa, non solo per il suo eccezionale valore artistico e culturale e per il tocco di marcata italianità che essa ha avuto sin dal suo concepimento, ma anche per il forte valore simbolico che Ars Aevi racchiude in sé. Questo nuovo spazio museale, moderno, inclusivo, poliedrico può infatti offrire un potente strumento per incoraggiare il percorso di riconciliazione in BiH tra le diverse componenti etnico-nazionali, nell’interesse della popolazione, e in particolare delle nuove generazioni, e ad ausilio del cammino di integrazione europea del Paese, del quale l’Italia si porge a convinta sostenitrice e costante punto di riferimento”. “C’è ancora molto lavoro da fare, ma – ha concluso l’Ambasciatore – ma la strada è quella giusta”.

Fra gli intervenuti alla Conferenza, anche rappresentanti della società di architettura selezionata per la realizzazione dello studio di progettazione esecutiva, i quali hanno presentato gli elementi-chiave della loro proposta, che verrà elaborata nei prossimi mesi.