L’Ambasciata d’Italia a Londra ha recentemente ospitato la conferenza sull’innovazione nel settore agroalimentare “Cultivating innovation: the future of agriculture in Italy and the UK”. L’evento, aperto dal vice capo missione Riccardo Smimmo e organizzato dalla Dott.ssa Gabriella Manfredi in collaborazione con il Department of Business and Trade e l’Ambasciata britannica a Roma, ha riunito esperti italiani e britannici: Carlo Bisaglia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Duncan Ross dell’UK Agri-Tech Centre e Alessio Bolognesi della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura (FEDERUNACOMA). Il dibattito è stato moderato da Roberta Re del Department of Business and Trade, il ministero britannico dell’impresa e del commercio.
Nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di un incremento del 70% della produzione alimentare entro il 2050 in vista della crescita della popolazione mondiale a oltre 9 miliardi, lo sviluppo tecnologico ricopre un ruolo fondamentale. Gli agricoltori dovranno quindi affrontare le sfide parallele di alimentare una popolazione crescente e di salvaguardare l’ambiente: i cambiamenti climatici, l’aumento demografico e i limiti delle risorse naturali richiedono delle soluzioni creative che rafforzino la produttività, la sostenibilità e la resilienza.
Tra i temi trattati: l’agricoltura “smart”, l’analisi dei dati e il monitoraggio delle condizioni di coltivazione, gli investimenti pubblici e privati, l’agricoltura di precisione, l’automazione e la robotica, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, l’ottimizzazione delle catene dell’approvvigionamento, l’agricoltura verticale e al chiuso, i droni e le tecnologie per l’osservazione della terra, la biotecnologia, la tecnologia di gestione dell’acqua, la genetica nella produzione zootecnica e la scienza veterinaria.
Al termine della conferenza una delegazione di esperti italiani e britannici rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e dei centri di ricerca ha svolto una visita al centro di innovazione Agri-EPI Centre e all’Università Harpers Adams.