Nonostante “i progressi realizzati su scala mondiale” per combatterla, Al Qaida “rimane la principale minaccia” sotto il profilo del terrorismo. Lo ha detto il Ministro Giulio Terzi, intervenendo al ‘Global Counterterrorism Forum’ di Istanbul. L’Aqmi, Boko Haram, Shabaab e l’Aqap, ha aggiunto, “sono diventate canali per la diffusione della violenza dal Shael al Corno d’Africa, fino alle rive del Mediterraneo e del Mar Rosso”.
Terrorismo approfitta della instabilità e beneficia della pirateria
Il terrorismo internazionale “approfitta della instabilità e beneficia della pirateria, della presa di ostaggi e del traffico illegale di droga e armi”, ha detto ancora il ministro italiano, sottolineando che il compito della comunità internazionale è di “rompere questo legame nefasto, in particolare colpendo i flussi finanziari che alimentano il terrorismo attraverso il crimine organizzato transnazionale”.
Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, che presiede la conferenza con il Ministro degli Esteri turco, ha affermato che la minaccia di al Qaida si estende geograficamente e “conserviamo il diritto di usare la forza contro i gruppi che come al Qaida ci hanno attaccato e continuano a minacciarci”. Nella lotta contro il terrorismo internazionale, ha affermato ancora, “useremo i mezzi più eccezionali per garantirne la precisione ed evitare la perdita di vite innocenti”.
Nonostante progressi pericolo urgente e incontestabile
Nell’ultimo decennio in tutto il mondo sono stati arrestati 120mila persone sospettate di terrorismo e oltre 35mila sono state condannate, ha aggiunto Clinton. “I nostri cittadini sono più sicuri”, ha affermato, ma “nonostante i progressi realizzati il pericolo rimane urgente e incontestabile”.