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Alfano: “Gioco di squadra per l’Italia di domani” (Il Sole 24 Ore)

L’idea di design, di progettare il futuro ci viene da lontano, dalle botteghe rinascimentali in cui l’artigianalità, la ricerca dell’innovazione e il legame con il territorio si facevano prodotto. Così nascevano i grandi talenti, i Maestri dell’epoca e le invenzioni che hanno reso famosa l’Italia in tutto il mondo. Quell’amalgama di un tempo e la sua unicità, aggiornati ai processi del contemporaneo, continuano a esserci riconosciuti a livello internazionale, rendendo il design uno dei principali segni distintivi del Made in Italy e dell’immagine del nostro Paese. Ed è stato proprio questo spirito a ispirare la Farnesina che ha organizzato, per la prima volta in assoluto, la Prima giornata del Design italiano nel mondo. Oggi, grazie alla rete diplomatica, in contemporanea m 100 città – da Bogotà a Wellington, da Ho Chi Min a Vancouver – 100 grandi designer, imprenditori, architetti, giornalisti, critici, comunicatori, docenti racconteranno il design italiano attraverso esposizioni, conferenze, tavole rotonde. Sarà un momento in cui il design fungerà da ponte e da foro di dialogo con gli altri Paesi: una piattaforma di confronto e di incontro da cui nasceranno collaborazioni culturali e imprenditoriali. È questo un gioco di squadra: intorno al tavolo attivato dal ministero degli Esteri si sono ritrovati le istituzioni, gli imprenditori, gli enti privati e pubblici di studio e formazione, gli operatori del settore, tutti con l’intento comune di presentare al mondo “il bello e il benfatto italiano”, capace di coniugare capacità creativa con processi industriali sempre più innovativi e sofisticati.

L’Italian Design Day s’inserisce nella più articolata strategia di promozione del “Vivere all’Italiana”, portata avanti dalla Farnesina, ed è solo uno dei tanti progetti legati al design a cui la nostra diplomazia dedica particolare attenzione: mi riferisco, solo per citarne alcuni, alla XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che abbiamo fortemente contribuito a far ritornare alla ribalta del settore dopo vent’anni dalla sua ultima edizione, al Salone del Mobile con la rilevante crescita delle presenze internazionali e con l’accompagnamento che abbiamo assicurato alla sua prima edizione di Shanghai, alla XVI settimana della lingua italiana dedicata a design e industria creativa, al Premio Compasso d’Oro Internazionale. Il design rappresenta una tematica dai molteplici significati, culturali, sociali ed economici, dal momento che coinvolge l’idea di progettare soluzioni che vanno, come diceva il grande architetto Ernesto Rogers, dal disegno del cucchiaio a quello della città, arrivando alle sfide più attuali del design dei servizi, al design sociale e a quello dei sistemi edilizi più complessi. Essere a fianco delle nostre imprese di questo importante settore dell’economia italiana, capace di generare 1/3 del fatturato mondiale di 100 miliardi di euro, significa sostenerle sui mercati e accompagnarle con un’attività che a tutto tondo racconti la capacità creativa e l’originalità del progetto, la qualità dei materiali impiegati e dei processi di fabbricazione, l’attenzione verso il dettaglio, l’influenza della storia e della cultura dei nostri territori.

Seguendo queste direttrici, la Prima giornata del Design italiano nel mondo apre la strada al 56° Salone del Mobile, vetrina e punto d’incontro di imprenditori, designer, architetti e docenti provenienti da tutto il mondo, che si confrontano sull’idea di progetto. La Farnesina, quindi, pone l’accento su quanto il design parli d’Italia, di cultura, di qualità, d’impresa e d’innovazione, di un’arte del progettare soluzioni, stili e modi di vita per i nostri paesi e le nostre città di domani.

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