L’Italia e i Paesi europei
La Direzione Generale per l’Unione Europa è competente, oltre che per le tematiche comunitarie, anche per le relazioni bilaterali dell’Italia con gli altri Stati Membri dell’UE, con i Paesi candidati, con gli Stati facenti parte dello Spazio Economico Europeo e con i Paesi dei Balcani.
In merito ai rapporti bilaterali, la Direzione Generale per l’Unione Europea è impegnata costantemente nell’opera di raccordo con tutti gli Stati europei. È proprio con questi Paesi, infatti, appartenenti ad un’Europa intesa in senso lato, che l’Italia intrattiene il più intenso rapporto di interscambio, oltre che il maggior grado di integrazione economica, di interazione per gli approvvigionamenti energetici, di collaborazione scientifica e tecnologica, di relazioni culturali e sociali.
La Direzione Generale per l’Unione Europea prepara le numerose visite del Ministro, dei Sottosegretari ed anche del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio. In concomitanza con alcune visite all’estero dei membri del Governo italiano, la Direzione Generale ha contribuito alla realizzazione di Vertici Intergovernativi. I Vertici rappresentano un momento di sintesi e di programmazione delle relazioni bilaterali, ma anche un’occasione di consultazione e di ricerca di sinergie sulle grandi tematiche internazionali e in vista delle scadenze multilaterali ed europee. Questi incontri permettono di analizzare a fondo i punti di vista dei partner, di rappresentare compiutamente le nostre posizioni e di tessere alleanze preziose da trasferire nelle diverse sedi multilaterali. Nel corso del 2025 si sono svolti Vertici intergovernativi con Grecia e Turchia. Polonia, Romania e Serbia.
Un altro strumento per rafforzare la cooperazione bilaterale è il “partenariato strategico”, lanciato dall’Italia con alcuni dei nostri più stretti partner (Polonia, Romania, Ungheria, Albania, Serbia, Montenegro e Turchia). Inoltre, in occasione di visite e incontri bilaterali, sono stati firmati numerosi memorandum di cooperazione tra i rispettivi Ministeri degli Esteri (Repubblica Ceca, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Bosnia e, in prospettiva, Slovacchia). Si tratta di strumenti agili che permettono lo sviluppo di un dialogo franco e aperto su tematiche di mutuo interesse e di cui l’Amministrazione degli Esteri in prima battuta, a diversi livelli, ne cura costantemente l’attuazione.
Nel contesto dell’azione che è stata promossa nell’area dei Balcani, tesa ad avvicinare all’Europa tutti i Paesi dell’area, la Direzione Generale per l’Unione Europea segue le iniziative regionali, tra cui l’Iniziativa Centro-Europea (InCE), quale volano del percorso europeo dei suoi membri non-UE, e l’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) nella sua dimensione intergovernativa, con la firma di alcuni Protocolli di cooperazione settoriali (l’Italia ha svolto la Presidenza di turno nel 2009-2010 e stimolato il ruolo della IAI per il lancio nel 2014 di una “Macroregione Adriatico-Ionica“).
Europa meridionale e mediterranea
L’Italia, dalla sua posizione geografica, intrattiene relazioni bilaterali molto intense con i partner europei lungo l’asse che, passando per il Mediterraneo, va dall’Oceano Atlantico al Mar Nero, particolarmente importante per la politica estera del nostro Paese.
Costante è il dialogo con i Paesi UE mediterranei per cercare sinergie su posizioni comuni in ambito UE. Particolarmente fitti sono gli scambi con la Francia, nostro secondo partner economico. Il 26 novembre 2021 è stato firmato a Roma dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron e dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il Trattato del Quirinale, che ha suggellato la volontà condivisa di strutturare la cooperazione bilaterale in tutti gli ambiti di Governo e di mantenere uno stretto raccordo sui principali dossier europei e internazionali. I punti salienti sono riassunti in questo documento.
Altrettanto intenso è tradizionalmente il dialogo con la Spagna, rilanciato dal Vertice intergovernativo di Palma di Maiorca (25 novembre 2020), che ha testimoniato un livello avanzato di collaborazione su una vasta gamma di materie. In tale occasione è stato firmato anche un protocollo di consultazioni in politica estera. Analogo strumento di consultazione esiste con il Portogallo, con cui il dialogo è particolarmente intenso anche sui temi di politica economica.
La preminente dimensione marittima dell’Italia induce anche a uno stretto raccordo con altri Paesi UE del Mediterraneo centrale e orientale che condividono la stessa vocazione (Malta, Grecia, Cipro). Ciò al fine di lavorare insieme per affrontare le sfide comuni e difendere le priorità condivise, anche in sede europea, e valorizzare i legami economici, in assoluto molto significativi soprattutto con la Grecia, con la quale si è svolto nel 2025 il secondo Vertice Intergovernativo (Roma, 12 maggio).
L’Italia è anche impegnata nel rafforzamento della cooperazione bilaterale con la Turchia, con particolare attenzione agli scenari e alle problematiche regionali e ai teatri di crisi, la cui stabilizzazione implica una necessaria collaborazione con Ankara, e ai rapporti commerciali, notevolmente rilevanti e costantemente in crescita. Nel 2025 si è svolto a Roma il quarto Vertice Intergovernativo mentre sul lato economico è attiva la Joint Economic and Trade Commission.
Alla ridotta dimensione di San Marino, Andorra, Monaco non corrisponde una minore profondità del rapporto bilaterale, soprattutto con San Marino, storica enclave in territorio italiano dove l’Ambasciata d’Italia è l’unica rappresentanza diplomatica con accreditamento primario sul Titano. Il processo di associazione all’Unione Europea di San Marino e Andorra ha un ruolo rilevante nelle nostre relazioni con i due Paesi. L’Italia, inoltre, è l’unico Paese assieme alla Francia ad avere un’Ambasciata a Monaco, a testimonianza del rilievo dei rapporti bilaterali con il Principato.
Speciali, infine, sono le relazioni che l’Italia intrattiene con la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, alla luce della particolarità dei rispettivi ordinamenti e delle finalità per cui operano. Con la Santa Sede, in particolare, il dialogo stretto e continuo, nel rispetto dei distinti ambiti di sovranità, è assicurato dal quadro stabilito dai Patti Lateranensi.