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”Trasparenza e ritorno a casa degli ostaggi” – Terzi al Senato, gli obiettivi del governo

”Trasparenza” e ”impegno a riportare tutti gli ostaggi a casa”: sono le priorita’ del governo al centro dell’intervento del Ministro Giulio Terzi al Senato con particolare riferimento al blitz in Nigeria che ha provocato la morte dell’ingegnere italiano Franco Lamolinara e quella di un cittadino britannico, e all’arresto in India dei due maro’. Il governo – ha detto Terzi – ha la “forte volontà” di procedere in modo “trasparente” sulla morte di Franco Lamolinara e di “condividere con il Parlamento” le informazioni di cui dispone, mentre sin dal primo momento, per la vicenda dei due maro’, “la linea del governo si è adeguata ad esigenze prioritarie: la prima quella della sicurezza fisica dei due militari in un ambiente ostile che si era determinato nello stato del Kerala”. L’obiettivo, e’ comunque portare a casa tutti gli ostaggi. La Farnesina – ha detto il Ministro -”fa di tutto per riportare a casa gli altri italiani” rapiti. Terzi ha citato Rossella Urru, Giovanni Lo Porto, Maria Sandra Mariani, e i sei marittimi della nave Enrico Ievoli ed ha ricordato che nell’ultimo anno la Farnesina si é occupata di “ben 14 casi di sequestri, di cui 3 purtroppo finiti male”, ribadendo il cordoglio alle loro famiglie.


Il Ministro degli Esteri britannico William Hague, ha riferito Terzi, ha rassicurato sulla “non intenzionalità della tardiva comunicazione” a Roma del blitz già avviato in Nigeria e che il ritardo non è stato dettato “dal timore che l’Italia potesse opporsi” all’operazione.


Quanto ai rapitori, non si trattava di una banda di criminali ma di una costola di terroristi legati al gruppo Boko Haram, ha detto Terzi leggendo il rapporto dell’ambasciatore britannico a Roma. Nei numerosi contatti con la famiglia, i rapitori non hanno mai avanzato richieste precise.


Sulla vicenda dei due marò italiani in India, Terzi ha riferito che fu l’armatore della nave Enrica Lexie ad autorizzare l’ingresso in porto a Kochi, accogliendo una richiesta indiana. Inoltre, il comandante della squadra navale e del Centro operativo interforze della Difesa “non avanzavano obiezioni” all’ingresso della Enrica Lexie in porto “in ragione di una ravvisata esigenza di cooperazione antipirateria con le autorità indiane, non avendo essi nessun motivo di sospetto”.


Terzi ha puntualizzato che, una volta che la nave era entrata nel porto, “ci siamo opposti” alla discesa a terra dei due marò. Tuttavia, le autorità indiane hanno compiuto “azioni coercitive” nei confronti dei militari per farli scendere a terra, ha aggiunto, sottolineando che l’ingresso della Enrica Lexie nel porto è stato ottenuto con “un sotterfugio della polizia locale”.


Il Ministro ha poi lodato il lavoro svolto in India dal team di alto livello guidato dal Sottosegretario Staffan de Mistura, definendolo “eccellente” e “di grande efficacia” in condizioni difficili e con grandi ostacoli.


Il Ministro ha sottolineato che servono risorse adeguate per l”’Unita’ di Crisi” al lavoro 24 ore al giorno: ”dobbiamo trovarle per continuare a investire nella sicurezza dei nostri connazionali all’estero. Gli stanziamenti di bilancio per l’Unità di crisi – ha ricordato il Ministro – sono diminuiti da oltre 7,5 milioni di euro dal 2006 a 5 milioni nel 2011, e l’integrazione attribuita al decreto missioni si sono attestati dai 15 milioni nel 2009 a 11 milioni, di cui 10 assorbiti interamente alle missioni di protezione e scorta”.


12 Marzo 2012


ORE 14.00 – MARO’: Monti, impegno Ashton per soluzione positiva. Contatti UE in India dopo interventi Monti-Terzi


L’Alto Rappresentante dell’Ue Catherine Ashton “si è impegnata ad intraprendere ogni possibile ulteriore passo per arrivare ad una soluzione positiva” della vicenda dei marò italiani detenuti in India. Lo sottolinea il Premier Mario Monti, in una nota diffusa a Bruxelles dove ha incontrato l’Alto Rappresentante Ue il quale ha fornito al Premier italiano le ultime novità sui contatti che la delegazione Ue in India sta avendo con le autorità di Delhi.


Ashton, si legge nella nota del presidente del Consiglio, “ha sottolineato alle autorità di Delhi la necessità di inquadrare questo incidente nel contesto della cooperazione internazionale nella lotta contro la pirateria”. E di dare “ulteriore impulso alla discussione in corso per giungere alla definizione di regole internazionali sulla presenza di personale delle forze armate a bordo di navi mercantili”. Monti e l’Alto Rappresentante Ue, rimarranno “in stretto contatto” per seguire gli sviluppi della vicenda”.


I contatti della rappresentanza Ue in India sono il risultato di interventi compiuti dal premier italiano e dal Ministro Giulio Terzi, a partire da quello al Consiglio Europeo di inizio marzo. Nei giorni scorsi, in occasione della Riunione Informale dei Ministri degli Esteri Ue a Copenaghen il capo della diplomazia italiana Giulio Terzi ha avuto un faccia a faccia con la stessa Ashton. Si tratta di passi – che vanno letti nel contesto di un’ampia opera di sensibilizzazione internazionale dell’Italia sulla vicenda dei due marò detenuti in India. Un’azione volta a spiegare, ha sottolineato il Ministro Terzi, come sia “fondamentale non solo per l’Italia, ma per tutti paesi Ue, che il principio di libertà di navigazione sia tutelato e ci sia tutela e riconoscimento sugli organi di uno Stato che legittimamente agisce in un quadro delle risoluzioni dell’ Onu, come pure che vi sia la tutela delle navi che battono bandiera nazionale”. Da Copenaghen, il Portavoce della Ashton, Michael Mann, aveva affermato che l’ Unione Europea intendeva “assicurare il suo sostegno” all’ Italia per una soluzione positiva della vicenda, precisando che Ashton e Terzi avevano concordato di rimanere “in stretto coordinamento”.


ORE 12.30 – MARO’: Monti a Bruxelles incontra Ashton. De Mistura a colloquio con i due militari in India


La vicenda dei due maro’ italiani detenuti in India è stata al centro di un incontro a Bruxelles del premier Mario Monti con l’Alto rappresentante degli Esteri Ue Catherine Ashton, mentre in India il Sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura ha di nuovo incontrato nel carcere centrale di Trivandrum i due militari italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. “Abbiamo parlato della strategia da applicare per uscire da questa situazione – ha spiegato De Mistura – e ho precisato che considero loro non semplicemente parte, ma protagonisti di questa azione”. Il Sottosegretario partirà domattina per rientrare a Roma via Dubai, sostituito sul campo dal Direttore Centrale per l’Asia della Farnesina e dall’Ambasciatore a New Delhi, Giacomo Sanfelice.