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MYANMAR, Terzi-Thein Sein, riforme irreversibili – San Suu Kyi invitata in Italia, il vostro Paese al nostro fianco

Il processo di riforme politiche in atto in Myanmar non farà marcia indietro, così come auspicato dall’Italia e dall’Ue: lo ha assicurato il PresidenteThein Sein, nel suo incontro con il Ministro Giulio Terzi nella capitale Naypyidaw. I due hanno anche passato in rassegna tutti gli aspetti economici dei rapporti bilaterali.


Dalle autorità birmane “ho colto con soddisfazione assicurazioni sull’irreversibilità del processo democratico in tutte le sue componenti. Da parte italiana ho voluto ribadire le aspettative che questo processo sia fermamente ancorato ai valori fondamentali dei diritti umani, libertà di espressione e pluralismo”: così Terzi al termine dell’incontro con il suo collega Wunna Maung Lwin. La necessità che il processo di riforme avviato dal governo, ha spiegato Terzi, “è il motivo per cui l’Ue ha sospeso con possibilità di revisione a 12 mesi le misure sanzionatorie, tranne quelle sulle forniture militari”.



Lavoro comune


Nel colloquio con il premio Nobel e leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi il Ministro, accompagnato dall’Inviato Speciale dell’Ue per la Birmania Piero Fassino attuale Sindaco di Torino, ha invitato il premio Nobel a “recarsi presto in Italia per visitare Torino e tutte le altre città italiane che in questi anni le hanno dato la cittadinanza onoraria”. L’Italia – ha detto San Suu Kyi – “ha sostenuto il movimento democratico per decenni e ci aspettiamo lo stesso sostegno in futuro”.


Terzi ha auspicato un “lavoro comune” con il leader dell’opposizione e con “tutte le istituzioni sinceramente impegnate nel processo di reale transizione” democratica. L’Italia – ha sottolineato il Ministro – “ha accolto con favore le elezioni del primo aprile (in cui la premio Nobel per la pace è stata eletta per la prima volta alla Camera bassa, ndr). Il popolo birmano può contare sul pieno sostegno dell’Italia nell’assicurare che la transizione democratica non torni indietro”, ha aggiunto Terzi auspicando “l’incondizionato rilascio di tutti i rimanenti prigionieri politici e la fine delle violenze sulle minoranze etniche”.



Rapporti bilaterali


Sul piano bilaterale l’apertura e la fiducia dell’Italia e dell’Ue nei confronti di Myanmar – ha sottolineato il Ministro Terzi – “sta producendo nei nostri confronti intenzioni molto interessanti sul piano delle relazioni economiche, non solo commerciali ma anche di partnership imprenditoriali. Credo che la mia missione – ha aggiunto – doveva aver luogo in questo momento, con un senso di tempismo non solo per manifestarci ma anche per posizionarci come Paese Italia in quello che può diventare un partner fondamentale nel sud-est asiatico”.


Terzi era accompagnato da un gruppo di aziende italiane interessate a investire in Myanmar, tenendo conto – ha assicurato il Ministro – dell’ambiente e della popolazione locale. “Vorrei sottolineare l’impegno e l’esperienza delle aziende italiane nella responsabilità sociale delle imprese, che sarà un valido strumento per l’economia in crescita di questo Paese”, ha detto il Ministro.


Anche sul piano della cooperazione, il Myanmar “è nella nostra lista prioritaria per gli aiuti allo sviluppo” indirizzati, attraverso le ong e le agenzie internazionali, a “programmi concreti” a beneficio della popolazione nella sanità, educazione, infrastrutture, ha aggiunto il Ministro (accompagnato dal DG della Cooperazione Elisabetta Belloni), ricordando l’offerta avanzata al Presidente Thein Sein di cooperare in progetti di sminamento nelle aree di conflitto. “Vogliamo assicurarci – ha quindi spiegato – che questi interventi raggiungano concretamente il popolo birmano, senza entrare in logiche di influenze politiche che ne minerebbero la credibilità”.

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