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Anno internazionale delle Cooperative, per un nuovo modello di sviluppo

Il mondo delle cooperative è un valido osservatorio per un nuovo modello di sviluppo economico fondato sull’inclusione, sia in Italia che nel mondo. Il tema è stato affrontato alla Farnesina nel corso della riunione istitutiva del comitato per le celebrazioni dell’anno internazionale delle Cooperative, proclamato dall’Onu per il 2012.


Nel mondo un miliardo di cooperatori


Nel mondo i cooperatori sono un miliardo, tre volte gli azionisti delle società di capitali, cento milioni gli occupati. In Italia gli occupati sono 1,3 milioni, con un +8% negli ultimi quattro anni, in controtendenza quindi con il trend di disoccupazione. Per Giuliano Poletti, intervenuto in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop), le cooperative possono contare su “grande adattabilità ai differenti modelli culturali, e soprattutto, possono associare soggetti che hanno poca disponibilità economica”, quindi è uno strumento utile per la crescita dei paesi emergenti o i via di sviluppo, come “dimostrano i casi India e America Latina dove la realtà cooperativa è molto diffusa”.


Lo strumento cooperativo può far bene anche all’economia italiana, fiaccata dalla crisi. “Abbiamo imprese di rilievo che vengono dal mondo cooperativo e che contribuiscono ai processi di internazionalizzazione”, ha rilevato il Direttore Generale della Farnesina per la promozione del sistema Paese, Maurizio Melani. Per il Presidente dell’Abi Giuseppe Mussari le imprese cooperative “hanno garantito negli ultimi dieci anni la migliore qualità di sviluppo in Italia ed il loro modello di rapporto tra capitale e lavoro potrebbe essere mutuato anche in altri soggetti produttivi”.