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Siria: a Ginevra accordo su governo di transizione

Il mediatore internazionale per la Siria Kofi Annan ha ottenuto sabato a Ginevra l’appoggio dei cinque Paesi permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu ad un piano di transizione politica in Siria per porre fine alle violenze e agli scontri nel Paese, anche se resta l’incertezza sul futuro del presidente Bashar al Assad.


Transizione che soddisfi le legittime aspirazioni del popolo siriano


Il Piano di transizione è stato approvato al termine di una lunga giornata di colloqui del nuovo Gruppo d’Azione sulla Siria, indetto dall’inviato speciale dell’Onu e della Lega araba Annan in seguito alla mancata applicazione del suo piano. Il documento approvato si pronuncia per “un processo politico che porti ad una transizione che soddisfi le legittime aspirazioni del popolo siriano” ela creazione di un organo esecutivo di transizione che potrà “includere membri dell’attuale governo, dell’opposizione e di altri gruppi” e dovrà essere “formato sulla base di un mutuo consenso”.


Per gli Stati Uniti, il piano prepara chiaramente “la strada all’era post Assad”, ha detto la Segretario di Stato Usa Hillary Clinton in conferenza stampa al termine della riunione. “Il Piano chiede al regime Assad di cedere il posto ad un nuovo organo esecutivo di transizione”, ha aggiunto. “Assad – ha insistito Hillary Clinton – ha i giorni contati”. Per il Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov però il documento non implica affatto che il presidente siriano debba dimettersi.


Il documento del Gruppo di Azione – che oltre ai cinque Paesi membri del Consiglio di sicurezza (Russia, Usa, Cina, Francia e Gran Bretagna) ha coinvolto i ministri di Iraq, Qatar, Kuwait, Turchia, i segretari generali dell’Onu e della Lega araba, e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue – non affronta la questione direttamente. In ogni caso, Annan spera di poter registrare risultati e progressi concreti entro un anno e si è detto pronto ad andare a Damasco per illustrare le prossime tappe alle parti.


Il processo di transizione politica dovrà essere guidato dal popolo siriano


Da parte italiana il Ministro Giulio Terzi, in un commento sull’esito della riunione di Ginevra, ha sottolineato che “il processo di transizione politica dovrà essere guidato dal popolo siriano. Un processo in cui Assad non potrà avere un ruolo non perché lo decidiamo noi ma perché ha perso qualsiasi legittimità proprio agli occhi del popolo”. In tal senso il Ministro ha invitato l’opposizione a dare prova di responsabilità, unità e collaborazione per l’applicazione dei principi stabiliti a Ginevra, indicando nella prossima riunione che si terrà al Cairo lunedì e martedì proprio tra i rappresentanti delle opposizioni, cui parteciperà anche l’Italia, una “scadenza molto importante per lo sviluppo di questo processo”.Per Terzi le indicazioni venute fuori dalla riunione di Ginevra sono “un messaggio chiaro e unitario della comunità internazionale sulla via da seguire per la soluzione alla crisi”.

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