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Uganda: imprese italiane alla scoperta potenzialita’ del paese

Buone previsioni di crescita, ampie riserve petrolifere e minerarie, una manodopera qualificata e un mercato potenzialmente vasto: e’ la fotografia dell’Uganda, Paese africano dalle grandi possibilita’, che e’ stato presentato in un incontro in Confindustria dal titolo ‘Italy-Uganda: partner in business’. All’evento ha partecipato il premier ugandese, Amama Mbabazi, l’ambasciatore di Kampala a Roma, Deo K. Rwabita, e il vice direttore esecutivo dell’Autorita’ per gli Investimenti ugandese, Tom Buringuriza.


Previsioni di crescita del Pil pari al 6,7% per il periodo 2012 – 2015


La delegazione e’ stata accolta dal vice presidente di Confindustria, Aurelio Regina, accompagnato dal sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, e dal presidente di Assafrica&Mediterraneo, Fausto Aquino, che hanno ribadito l’interesse italiano a contribuire allo sviluppo del tessuto imprenditoriale ugandese. Tante le opportunita’ di business emerse durante l’incontro per le imprese italiane operanti nei settori delle infrastrutture, dell’energia, dell’industria agro-alimentare e dell’Oil&Gas. L’Uganda infatti vanta previsioni di crescita del Pil pari al 6,7% per il periodo 2012 – 2015, con un’accelerazione pari al 12,9% prevista nel 2016.


Oltre alle vaste riserve petrolifere, il Paese annovera risorse minerarie, idriche e forestali, manodopera qualificata in virtu’ delle 30 universita’ presenti con 50mila laureati all’anno e un mercato potenziale piu’ alto dei suoi 35 milioni di abitanti, grazie all’adesione all’East African Community (Eac), alla Southern African Development Community (Sadc) e al Common Market for Eastern and Southern Africa (Comesa) che lo proietta verso 26 Paesi con una popolazione di 525 milioni di persone.

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