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Bonino a Strasburgo – Su diritti umani nuovo inizio per l’Italia

Un “nuovo inizio” “senza cedimenti né compromessi al ribasso”: così l’Italia vuole “invertire la tendenza” dopo le condanne subite dalla Corte dei diritti dell’uomo per la lentezza della giustizia, il mancato rispetto dei diritti della difesa e le condizioni delle carceri. E’ questo l’impegno del ministro degli Esteri italiano Emma Bonino, intervenuta al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che si è riunito a Strasburgo per approfondire il percorso di riforma dell’Organismo.


Dal 2000 un ministro Esteri italiano non partecipava a Comitato ministri


Sul tema delle carceri occorre assumere “iniziative coraggiose” per ”uscire da una situazione che mina la credibilità del paese”, ha ancora sottolineato Emma Bonino, da anni impegnata su queste tematiche.


Il titolare della Farnesina – era dal 2000, con Lamberto Dini, che un ministro degli esteri italiano non partecipava al Comitato dei Ministri – ha quindi condiviso con il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thornbjorn Jagland, le priorita’ fra le tre aree di intervento (democrazia, diritti umani e Stato di diritto), attribuendo particolare importanza a quei programmi che costruiscono una vera cultura delle istituzioni democratiche.


Allarme su discriminazioni aizzate da movimenti populisti e xenofobi


E il Ministro Bonino ha colto l’occasione della ministeriale – durante la quale è avvenuto il passaggio di consegne della presidenza del Consiglio tra Andorra e Armenia – anche per lanciare l’allarme sulla crescente intolleranza e le gravi discriminazioni aizzate dai movimenti xenofobi e populisti. Dopo il suo intervento, il titolare della Farnesina ha avuto un incontro con Jagland e con l’italiana Gabriella Battaini Dragoni, vice segretario del Consiglio d’Europa, del quale l’Italia è il secondo contributore tra i Paesi membri.