Il 21 ottobre si e’ tenuto ad Addis Abeba presso la Commissione dell’Unione Africana, un seminario di presentazione per investitori interessati a partecipare ai bandi di concorso previsti dalla “Geothermal Risk Mitigation Facility for Eastern Africa”. Per registrarsi occorre collegarsi alla seguente pagina web: http://www.grmf-eastafrica.org/events/registration_informati onworkshop_2013
La Facility e’ stata lanciata nell’aprile 2012 grazie a un finanziamento del Governo tedesco in partnership con la Commissione UA al fine di finanziare programmi nel settore geo-termico in Africa orientale (Etiopia, Kenya, Ruanda, Tanzania, Uganda; dal maggio scorso anche Burundi, Comore, Gibuti, DRC, Eritrea, Zambia). La Facility finanziera’ programmi per 50 milioni di Euro attraverso diverse tornate di bandi di concorso. La prima tornata ha avuto luogo nell’autunno scorso, mentre la seconda avra’ inizio il 28 ottobre 2013 e si concludera’ il 22 novembre successivo. Tutte le relative informazioni possono essere reperite sul sito internet http://www.grmf-eastafrica.org/.
(infoMercatiEsteri)
Turchia: inflazione supera obiettivi Governo e Banca Centrale
I dati resi noti dall’Istituto nazionale di statistica (Turkstat) relativi al mese di settembre, indicano una crescita dell’indice dei prezzi al consumo rispetto al mese precedente dello 0,77% e dell’indice dei prezzi alla produzione dello 0,88%. Se tale andamento dovesse essere confermato, difficilmente potra’ essere centrato l’obbiettivo relativo all’inflazione del 6,2% fissato dalla Banca Centrale per il 2013. Gli aumenti piu’ rilevanti si sono registrati per carbone e carburanti (6,10%) e petrolio grezzo e gas naturale (3,38%), che risentono della prolungata debolezza della Lira. Dal 22 maggio, giorno dell’annuncio della Fed statunitense di un possibile rientro dalla politica monetaria espansiva adottata negli ultimi tempi, la moneta nazionale ha perso oltre il 12% del suo valore rispetto all’Euro e oltre il 7% nei confronti del dollaro. E, secondo l’ultimo sondaggio fra esperti del settore sulle aspettative, il cambio lira/dollaro rimarra’ attorno a 2 nei prossimi dodici mesi. La pressione sui prezzi causata dalla debolezza della Lira sta diventando quindi sempre piu’ preoccupante, soprattutto se si considera che la Turchia e’ quasi completamente dipendente dalle importazioni per soddisfare il fabbisogno energetico coperto per il 72% dall’estero (in particolare il 90% del petrolio utilizzato nel Paese e’ importato). Tali elementi di criticita’ sono percepiti dalla popolazione, come dimostrano gli ultimi annunci disponibili relativi all’indice di fiducia dei consumatori turchi che, ad agosto, si e’ ridotto dell’1,6% sul mese precedente. In particolare, secondo i dati raccolti della Banca Centrale e dell’Istituto Nazionale di Statistica, da luglio ad agosto l’indice di fiducia e’ calato da 78,5 a 77,2 e la probabilita’ di risparmio nei successivi dodici mesi da 28,7 a 25,8. Di tutto cio’ sono consapevoli il governo ed il Primo Ministro Erdogan, che dovra’ tenerne conto in vista della tornata elettorale della prossima primavera.
(infoMercatiEsteri)