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DEI/Sole 24Ore – Angola: l’economia si diversifica e ora c’e’ spazio anche per le nostre imprese

L’economia del Paese cresce (+ 5,3 %) nel 2013 con il settore non oil (servizi, costruzioni, agricoltura) che viaggia a ritmo piu’ veloce (+ 5,8%) del petrolio e soprattutto forti segnali di una maggiore stabilita’: inflazione (che aveva fatto di Luanda la citta’ piu’ cara del mondo) ormai ‘single digit’ (7,6%), debito dello Stato inferiore al 18% del PIL, con conseguente miglioramento del rating Paese da parte delle agenzie (BB- per Standard & Poor’s). In aggiunta riserve valutarie per 32 miliardi di dollari, un fondo sovrano recentemente avviato con altri 5 miliardi. Sono questi i dati presentati oggi dal ministro dell’economia angolano Abrahao Gourgel nel corso di una tavola rotonda organizzata alla Farnesina con la partecipazione di diversi ministri e sottosegretari del Governo di Luanda che hanno guidato una missione in Italia di imprese e organizzazioni del loro Paese. Il messaggio chiave: grazie soprattutto agli introiti del petrolio il Paese ha ormai ampiamente superato la prima fase di rinascita dopo la fine della Guerra civile ma ora bisogna guardare in avanti e l’obiettivo e’ di diversificare i motori della crescita. Puntando su costruzioni, agroindustria, nuove infrastrutture, sviluppo di un’attivita’ industriale di ‘import substitution’. E in questo l’Italia puo’ essere d’aiuto. Il mercato c’e’ ed e’ indubbiamente interessante come e’ emerso dalle presentazioni dei responsabili angolani: 5 mila megawatt elettrici e 3mila chilometri di linee di trasporto ad alta tensione da costruire nei prossimi anni. Oltre 5 miliardi di dollari destinati allo sviluppo dei sistemi idrici in aree urbane e rurali (captazione, distribuzione, smaltimento), 2mila chilometri di ferrovie da costruire per interconnettere le tre reti operanti nel Paese tra loro e con i paesi confinanti, riconquistando per l’Angola il ruolo di hub di trasporto intermodale per l’intera Regione (Zambia, Repubblica del Congo, Zimbabwe ecc). E l’elenco potrebbe continuare. In aggiunta un enorme potenziale agricolo (solo 5 milioni di ettari coltivati su 35 milioni disponibili)che pero’ necessita di un’assistenza a tutto campo per un completo sviluppo della filiera: input agricoli, meccanizzazione, tecnologie di conservazione e trasformazione alimentare ecc. E l’avvio dei primi parchi industriali promossi sia dallo Stato sia dall’Associazione degli Industriali (AIA) del Paese. Su questo mercato l’Italia che pure e’ stato il primo Paese a riconoscere l’Angola indipendente e che, come ha ricordato il sottosegretario agli esteri, Lapo Pistelli, ha fortemente contribuito alla rinascita del Paese con l’attivita’ di cooperazione, ha perso terreno rispetto ad altri competitor. Ma intende recuperare. In calendario l’apertura prevista in autunno di un ufficio ICE a Luanda, annunciata dal presidente ICE, Riccardo Monti, l’organizzazione di una missione a breve nel Paese con le associazioni industriali di categoria italiane a cui dovrebbe fare seguito una missione con le imprese, entro la fine dell’anno focalizzata sui settori agroindustria, energia, costruzioni, trasporti. Si tratta anche di dare seguito al forte interesse per il Paese espresso dalle numerose aziende (oltre 500) che hanno partecipato ai due convegni (Torino e Roma) con la delegazione ministeriale e le imprese angolane.


(infoMercatiEsteri)




Cina: Enel sigla MoU con State Grid Corp e Huaneng


Nel corso di una breve visita a Pechino, l’Amministratore Delegato di ENEL, Fulvio Conti, ha firmato un protocollo d’intesa con Liu Zhenya, amministratore delegato di State Grid Corporation of China, primo operatore cinese nel settore distribuzione/trasmissione di energia. L’accordo mira a rafforzare la cooperazione nel campo delle tecnologie “Smart Grid” per promuovere progetti nel campo dello sviluppo urbano sostenibile e per favorire lo scambio di informazioni sulle energie rinnovabili.


Conti ha incontrato anche Cao Peixi, Presidente della China Huaneng Group, per valutare le opportunita’ di espandere e rafforzare la collaborazione gia’ esistente fra le due aziende con l’auspicio di giungere alla firma di un nuovo accordo quadro in occasione della programmata visita in Cina a giugno del Presidente del Consiglio. I temi sul tappeto: energie rinnovabili, tecnologie low carbon, ricerca, e smart cities. Su questo ultimo tema, ENEL, in collaborazione con Finmeccanica, svolgera’ una presentazione congiunta dei propri progetti durante il Forum Internazionale sullo Sviluppo Urbano in Cina che si terra’ a Shanghai il 18-20 aprile, organizzato dal China Center for Urban Development.


(infoMercatiEsteri)


Zambia: Zambezi River Authority indirà gara per lavori diga Kariba


La Zambezi River Authority ha informato circa l’urgenza di interventi di ristrutturazione nel lato zimbabwano della diga ove la costante erosione del fondo, dovuto alla caduta dell’acqua, sta provocando crepe e ponendo le condizioni per gravi cedimenti strutturali. ZRA intende indire una gara non appena sara’ definito il finanziamento. Il costo stimato dei lavori si aggira sui 230 milioni di USD, di cui 15 milioni messi a disposizione della stessa ZRA, 75 dalla Banca Mondiale, Unione Europea (circa 80) African Development Bank (fino a 75). Entro settembre/ottobre la ZRA dovrebbe essere in grado di pubblicare il bando di gara, con l’obiettivo di iniziare i lavori gia’ entro la fine dell’anno o inizio 2015.


(infoMercatiEsteri)



Ricerca UE: CERN incontra imprese hi-tech Piemonte



Si e’ tenuto recentemente presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino l’incontro “CERN: un’opportunita’ per le aziende”, organizzato dalla locale Confindustria, Camera di Commercio e dall’Associazione per lo Sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte, con lo scopo di far incontrare i principali referenti del CERN con i potenziali fornitori della Regione. Nel corso dei lavori è stato sottolineato lo storico ruolo del settore produttivo italiano al CERN, come testimoniato dai recenti dati relativi alle commesse assegnate nel 2013 (oltre 50 milioni di franchi svizzeri a imprese italiane su un totale di circa 320 milioni di commesse). Sono poi state illustrate le prossime opportunità di business nel settore dei magneti, dell’impiantistica elettrica, dei sistemi di raffreddamento e a vuoto spinto. I rappresentanti del CERN hanno incontrato direttamente le singole imprese in sessioni di incontri B2B. Nell’ottobre 2014 a Ginevra si terrà la manifestazione “Italy at CERN”, prestigiosa vetrina per le aziende italiane.


(infoMercatiEsteri)


Marocco: Ministero presenta nuovo piano pluriennale autostrade


Il ministro dei Trasporti marocchino Aziz Rabbah ha presentato alla Commissione delle Infrastrutture del Parlamento il nuovo piano di sviluppo delle rete viaria del paese per il periodo 2016-2051, anche in considerazione della prossima scadenza del contratto di programma stipulato con la società di gestione del sistema autostradale ADM (Autoroutes du Maroc ADM). Il nuovo piano di sviluppo si propone l’obietivo di collegare le regioni centrali del paese con quelle dell’estremo sud. Un primo intervento, per cui dovrebbe essere predisposto un progetto di massima prevede l’estensione della rete fino a Guelmim, nella regione di Guelmim-Es Smara, situata a 750 km al sud della capitale, che vanta una forte vocazione turistica.


(infoMercatiEsteri)


Grecia: emette con successo bond a 5 anni per 3mld di euro high yield (4,95%)


Sui mercati c’e’ stata una domanda ‘boom’ per il bond a 5 anni che la Grecia ha emesso oggi segnando il suo ritorno sul mercato a medio termine per la prima volta in quattro anni. Il titolo ha totalizzato richieste per circa 20 miliardi di euro a fronte di un totale emesso pari a 3 miliardi di euro. Il bond quinquennale offre un rendimento del 4,95%, inferiore rispetto alle stime iniziali che accreditavano una remunerazione pari al 5-5,25 per cento. Per il vice primo ministro greco Evangelos Venizelos “la risposta del mercato e’ stata incoraggiante: i mercati hanno votato la Grecia”.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Usa: deficit federale marzo calato a 37 miliardi, -65% su anno


Il deficit degli Stati Uniti e’ calato in marzo a 37 miliardi di dollari, in calo del 65% rispetto ai 107 miliardi di dollari di un anno fa. Lo rivelano le statistiche pubblicate oggi dal dipartimento del Tesoro. Nel mese le entrate fiscali sono aumentate del 16% a 216 miliardi di dollari mentre le spese sono calate del 14% a 253 miliardi. Per i primi sei mesi dell’anno fiscale 2014, il deficit e’ calato del 31% grazie a un aumento del 10% delle entrate mentre le spese nel periodo sono scese del 4%.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Giappone: ordini macchinari -8,8% mensile a febbraio, +10,8% annuo


Gli ordini di macchinari in Giappone hanno registrato nel mese di febbraio 2014 un calo dell’8,8% rispetto al mese precedente, quando avevano guadagnato il 13,4%. La flessione e’ peggiore delle attese, che stimavano un -2,6%. Su base annua, gli ordinativi hanno registrato un incremento del 10,8%.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Francia: produzione industriale + 0,1% annuo


La produzione industriale in Francia ha segnato nel mese di febbraio un progresso dello 0,1% rispetto al mese precedente (0,2%). Il dato e’ leggermente inferiore alle attese che stimavano un +0,2%. Su base annua la produzione industriale francese ha registrato invece una flessione dello 0,8%. A marzo l’inflazione e’ aumentata dello 0,4% su base mensile e dello 0,6% su base tendenziale. A febbraio i prezzi al consumo era aumentati dello 0,6% su base congiunturale e dello 0,9% tendenziale.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Ucraina: Obama chiede piu’ sanzione ma Europa e’ prudente


Il presidente Usa Barak Obama ha avvertito che una nuova escalation in Ucraina portera’ a nuove sanzioni americane ed europee contro Mosca. In un comunicato pubblicato stanotte dopo una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel, Obama ha sottolineato “il bisogno per gli Stati Uniti, l’Unione Europea e gli altri paesi partner di prepararsi a rispondere con nuove sanzioni a un’escalation russa” in Ucraina. Ma in realta’ l’Unione europea e’ sempre piu’ cauta sul passaggio alla ‘fase 3′ delle sanzioni contro la Russia, che colpirebbero direttamente attivita’ economiche, commerciali e finanziarie. Lunedi’ si riuniranno a Lussemburgo i ministri degli esteri che dovrebbero ultimare le discussioni per l’esborso di una prima ‘tranche’ del prestito all’Ucraina di 610 milioni (che sara’ seguito da 1 miliardo), cosa che dovrebbe avvenire a meta’ maggio. Poi faranno il punto sul negoziato tra Slovacchia e Ucraina per il passaggio verso Kiev del gas slovacco (acquistato dai russi). Secondo gli esperti il gas ‘riversato’ in Ucraina dalla Slovacchia potrebbe coprire fino a un terzo del fabbisogno ma non in tempi rapidi. Occorrerebbero almeno sei mesi per partire non a pieno regime e fra sei mesi il freddo sara’ gia’ arrivato. Secondo gli esperti il gas’riversato’ in Ucraina dalla Slovacchia potrebbe coprire fino a un terzo del fabbisogno ma non in tempi rapidi. Occorrerebbero almeno sei mesi per partire non a pieno regime e fra sei mesi il freddo sara’ gia’ arrivato. La questione del riorientamento dei flussi del gas e’ destinato a diventare molto calda. Mosca ha aumentato il prezzo per mille metri cubi a 485 dollari rispetto al prezzo scontato di 268,50 dollari. Si tratta del livello di prezzo piu’ alto praticato in Europa da Gazprom. Con il ricatto sulle forniture di gas all’Ucraina il presidente russo cerca di riguadagnare il terrenoperduto con la sospensione del G8. Putin ha affermato che in caso di mancato rispetto delle condizioni di pagamento, Gazprom sara’ obbligata”a cessare totalmente o parzialmente le forniture”. Putin propone anche una via di uscita: “Su un piede di parita’ con i nostri partner europei e tenendo conto degli investimenti e di quanto speso da molto tempo dalla Russia per sostenere l’Ucraina”, Mosca e’ pronta consultazioni fra ministri dell’economia, delle finanze e dell’energia. Obiettivo: definire insieme misure per stabilizzare l’economia ucraina. C’e’ dunque una offerta diplomatica ma con il condimento di un chiaro ricatto a Kiev a fronte del rifiuto ucraino di pagare una tariffa aumentata dell’80%.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)