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Copenaghen – Golden Days, aperta residenza ambasciatore

Porte aperte alla residenza dell’ambasciatore d’Italia a Copenaghen, l’edificio del Settecento normalmente chiuso al pubblico che, in occasione del festival Golden Days, sara’ visitabile. L’iniziativa, prevista per il 17 settembre, e’ stata organizzata insieme all’ambasciata francese nella capitale danese, in piazza Kongens Nytorv, anch’essa disponibile per una visita ad hoc. Due palazzi unici a Copenaghen, costruiti da alcuni degli architetti piu’ importanti del XVIII secolo, in una sola visita che si concludera’ con un bicchiere di vino bianco francese e italiano. La residenza e’ un edificio settecentesco situato al centro di Copenaghen, nei pressi del Palazzo di Amalienborg, dimora invernale della famiglia reale danese. Le sue origini risalgono al 1750, quando re Federico V cedette a Christian Barentz un terreno per costruirvi la propria dimora, edificata su disegno di Nicolai Eigtved, all’epoca massimo architetto danese e autore della contigua Reggia di Amalienborg: questo fu il primo nucleo del palazzo odierno. L’immobile fu successivamente ampliato e cosi’, attraverso numerosi passaggi di proprieta’ e destinazioni d’uso e frequenti interventi architettonici, raggiunse le considerevoli dimensioni attuali.

Due palazzi unici a Copenaghen, costruiti da alcuni degli architetti piu’ importanti del XVIII secolo

Dopo ulteriori lavori, nel 1908 venne acquistata da Emil Gluckstadt, banchiere alla guida della Landmandsbanken, il primo istituto di credito danese, deciso a farne una lussuosa residenza di famiglia come dimostro’ con la costruzione della sala da pranzo liberty e un’imponente sala da ballo. Dopo il fallimento della banca, nel 1924 il palazzo venne acquistato all’asta dallo Stato italiano che tuttavia, nel secondo dopoguerra, risulto’ sporporzionato per le effettive possibilita’ di manutenzione e impiego. Il palazzo subi’ un periodo di decadenza, fino all’ingresso della Danimarca nella Comunita’ Economica Europea nel 1973. A partire dal 1981 furono avviati diversi interventi di conservazione e restauro al fine di preservare quello che puo’ considerarsi uno dei piu’ bei pezzi del patrimonio architettonico demaniale italiano nel nord dell’Europa.

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