La grande arte Pop sbarca a Londra, con una mostra alla Tate Modern che sara’ inaugurata domani e che andra’ avanti fino al 24 gennaio. Nel tempio dell’arte moderna e contemporanea mondiale, una ricercatrice romana ha curato ‘The World Goes Pop’, una raccolta di 160 opere, cinque delle quali provenienti dall’Italia, che sara’ una delle mostre-simbolo dell’autunno londinese. “La filosofia e’ quella di ripensare l’idea della Pop Art – ha spiegato all’AGI la co-curatrice della mostra, Flavia Frigeri – perche’ tutti conosciamo Andy Warhol o Roy Lichtenstein ma il nostro obiettivo e’ quello di far capire che non ci sono solo loro”. La ricerca e’ durata diversi anni, in paesi come il Brasile, l’Argentina o la Slovacchia, “tutti Paesi dove i movimenti spesso erano assolutamente indipendenti da quelli americani”, ha sottolineato Frigeri. Per quanto riguarda le opere esposte, che vanno dal 1964 al 1975, “non ci sono i grandi nomi internazionali, ma per esempio per l’Italia abbiamo tre opere di Mario Schifano e due di Sergio Lombardo, artisti che in Italia tutti conoscono”.
‘The World Goes Pop’
Frigeri, negli ultimi tempi, ha avuto modo di collaborare anche con l’Istituto italiano di cultura di Londra, diretto ora dal fotografo, editore e curatore di mostre Marco Delogu, romano di origine sarda. Lunedi’ scorso, proprio nella bella sede dell’istituto in Belgrave Square si e’ tenuta una serata, con annessa conferenza, tutta dedicata a Lombardo. “Ma devo dire grazie anche al personale dell’ambasciata italiana nel Regno Unito”, ha tenuto a sottolineare Frigeri. E a ottobre, proprio alla Tate Modern, si terra’ una rassegna cinematografica dal titolo ‘If Arte Povera was Pop’, se l’Arte Povera fosse Pop, dedicata al cinema sperimentale italiano degli anni Sessanta e Settanta. Dal 23 al 25 ottobre si potra’ cosi’ ammirare, proprio sulle rive del Tamigi, il talento artistico di autori e artisti quali Tonino De Bernardi, Carmelo Bene, Alberto Grifi, Ugo Nespolo, Mario Schifani e Pino Pascali.